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Torino

Nuovo blitz di Extinction Rebellion: striscione sul tetto di Porta Susa copre la pubblicità delle ATP Finals

Gli attivisti scalano la stazione, mentre il Bianconiglio si aggira tra i passanti denunciando le politiche climatiche locali

Questa mattina, intorno alle 11, gli attivisti del gruppo Extinction Rebellion hanno compiuto un nuovo blitz, questa volta davanti alla stazione di Torino Porta Susa. Utilizzando imbracature e caschetti di sicurezza, si sono arrampicati sul tetto della struttura per srotolare un grande striscione con su scritto: “Cop2025: 1,5°C di ritardo”. Striscione che è stato appeso proprio davanti al pannello pubblicitario della ATP Finals in corso a Torino.

Sempre davanti all’ingresso della stazione, un'attivista vestito da Bianconiglio si è aggirato tra i passanti ripetendo “è tardi”, a sottolineare con ironia l’urgenza di politiche climatiche più incisive. L'iniziativa coincide con lo svolgimento della COP30 in corso a Belém, Brasile, dove i rappresentanti internazionali stanno presentando gli impegni nazionali per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C. Secondo gli attivisti, i piani attuali porteranno invece a un innalzamento medio di 2,6°C, superando così la soglia considerata sicura dagli scienziati.

Sul fronte locale, Extinction Rebellion ha denunciato come anche in Italia e in Piemonte persistano politiche antiscientifiche e ideologiche. La regione, ad esempio, ha stanziato 70 milioni di euro per potenziare impianti di innevamento artificiale, nonostante siano numerosi gli impianti dismessi in quota a causa della mancanza di neve naturale. Gli attivisti hanno criticato l’alto consumo di energia e acqua legato a queste infrastrutture, sottolineando il contrasto con gli obiettivi climatici dichiarati.

Solo una settimana fa il gruppo degli attivisti aveva compiuto un blitz sul monumento a Cavour, in Piazza Carlina, ricoprendolo la statua con delle coperte termiche.

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