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Il caso

Scale (im)mobili in metropolitana. I cittadini: «E' una vergogna»

Fermi anche cinque ascensori. E agli ingressi delle stazioni è polemica

Scale mobili ferme (siamo a quota 21). Ascensori fuori uso. E tutto questo nonostante i lavori siano stati affidati, dallo scorso giugno, a una nuova ditta. E poi critiche all'orario, ridotto, che non permette di rientrare a casa dopo il lavoro, a meno che non si chiami un taxi. Lo scontento in metropolitana abbonda: i torinesi, sull'argomento disagi, ormai scuotono la testa. «Non c’è una fermata dove funziona tutto bene. Ma i biglietti, in compenso, aumentano!».

Da piazza Rivoli a piazza Carducci, passando per D'Acaja e Massaua. Ci sono scale mobili ferme da mesi, dalla scorsa estate persino. C'è chi ironizza sulle condizioni della fermata Paradiso, effettivamente a mezzo servizio dal periodo della pandemia (ma con un cantiere eccezionale che porterà a un ripristino totale).

C'è chi punta il dito sulla pulizia, chi ha trovato le scale bagnate dopo la pioggia a causa dei canali di scolo mal funzionanti. Qualcuno nota anche la mancanza di gradini anti-scivolo.

Passando qualche ora tra una fermata e l'altra per raccogliere testimonianze e materiale, si incontrano anche le “casette antincendio” - quelle che contengono estintori e idranti - distrutte, macchinette che ogni tanto fanno “i capricci”: tornelli che quando gli passi il biglietto sopra non riconoscono al volo l’idoneità del titolo di viaggio. Insomma le segnalazioni non mancano mai.

Intanto Gtt, attraverso il suo sito, propone - stazione per stazione - tutti i cantieri che da qui ad aprile dovrebbero rimettere in sesto tutte le scale mobili oggi vandalizzate.

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