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Vip, politici, calciatori e le “donne” Mediaset: «Un maestro per tutti»

Centinaia di personaggi noti dello sport e dello spettacolo hanno portato il loro ultimo saluto ai funerali del Cavaliere: «Abbiamo perso un amico che per noi c’è sempre stato». In piazza Duomo anche Francesca Pascale

Mentre Veronica Lario, vestita di nero e con un sobrio giro di perle intorno al collo, prende posto nelle prime file del Duomo accanto ai nipoti, Francesca Pascale attraversa la piazza ad ampie falcate, nascondendo l’emozione dietro un un paio di occhiali da sole. «Con la sua morte è finita la mia prima vita» aveva ricordato nei giorni scorsi, per poi chiudersi in un doloroso silenzio. Ma a rendere omaggio a Silvio Berlusconi nel giorno del funerale, oltre ai familiari, arrivano centinaia di personaggi famosi: grandi amori, amici, giornalisti e collaboratori delle tante vite vissute dal Cavaliere.

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Occhi umidi e sorrisi stentati, molti lo ricordano con una battuta o un aneddoto finché la voce non si incrina per la commozione. A partire dai “fedelissimi” dell’imprenditore, come Fedele Confalonieri, oggi presidente di Media for Europe, ma anche del presidente del Milan e poi del Monza, come Adriano Galliani, i campioni rossoneri Zvonimir Boban, Demetrio Albertini e Franco Baresi per il quale «oggi è solo il giorno del silenzio». E ancora, Arrigo Sacchi, Ariedo Braida e Fabio Capello che, se dovesse paragonarlo ad un calciatore, penserebbe a Lionel Messi. «Ma potrebbe andare bene qualsiasi altro fuoriclasse di quel livello. Come tutti i fenomeni, aveva grandi visioni e la convinzione e la capacità per realizzarle».

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Poco dopo, compaiono decine e decine di volti che lo hanno seguito nell’avventura di Mediaset. Barbara D’Urso rievoca la sua vicinanza nei giorni del Covid: «Lui mi chiamava e diceva “Grazie per quello che stai facendo, informi gli italiani ed è un compito difficile in questo momento, però, fondamentale”». Iva Zanicchi, invece, ricorda gli esordi di “Ok, il prezzo è giusto”: «Andai a Cologno Monzese perché voleva propormi un quiz ed ero pronta a dirgli di “no” ma bastò parlargli per uscire dal suo ufficio con un contratto. Era capace di conquistare davvero tutti». Tra la folla anche alcuni inviati della trasmissione “Le iene”, Giulio Golia, Luigi Pelazza, Veronica Ruggeri. Ma anche Ilary Blasi e Luigi Pelazza. Altri attori e presentatori storici, come Maria De Filippi, vestita di bianco,Ezio Greggio, Marco Columbro e Massimo Boldi che, pur provando a non rinunciare all’ironia, scivola sul dolore di chi ha «perso un amico». Un ricordo? «Ho fatto più di 40 anni insieme a lui, mi mancherà». Un ricordo divertente? «Non è il momento». Un ricordo del Milan? «Viva il Milan» chiosa Boldi. A ricordarne la grande umanità è anche Alba Parietti, nonostante la “distanza politica”. «Anche se ero convinta che il suo progetto politico fosse sbagliato, Berlusconi era una persona che sapeva rispettare gli altri. Avevamo un rapporto di profonda stima».

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E poi gli amici di una vita, a volte, spericolata, come Lele Mora. «Anche se bistrattati e a volte maltrattati rifarei tutto, ho avuto solo soddisfazioni: uno così, come Berlusconi, non si trova» commenta lo storico agente delle “star” di Silvio. Emanuele Filiberto di Savoia, invece, sottolinea «il dovere di esserci» per il commiato. «Era un amico e una persona eccezionale, il primo a spendersi per il rientro in Italia dei Savoia» ricorda Emanuele Filiberto, mentre per Vittorio Sgarbi, oggi sottosegretario alla Cultura del governo, «Silvio Berlusconi è stata la “rigenerazione” dopo la Prima Repubblica, mi mancherà come mancano le persone care». Tanti i politici, a partire dagli “alleati” della prima ora, come Umberto Bossi. «È stato il fondatore del centrodestra e i suoi valori sono il buono, il bello e il giusto» evidenzia il Senatur, accompagnato in Duomo su una sedia a rotelle. E se Mara Carfagna lo descrive come «un uomo generoso, geniale, tenace. Un innamorato della vita che ha insegnato sempre, a tutti, a vedere il lato positivo delle cose», a Maurizio Lupi resta «la grande responsabilità di raccogliere l’eredità politica che ci ha lasciato: la prima è il centrodestra». Valori «popolari, liberali e socialisti» sui quali chiosa Letizia Moratti, mentre per Maurizio Gasparri «non c’è nessuno che può sostituire la dimensione dell’opera di Berlusconi: noi dovremo fare la nostra parte con decoro sapendo che il centrodestra c’è, che Forza Italia c’è».

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