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IL RETROSCENA

L'impero di Berlusconi a Torino tra ville, cinema e supermarket

Ecco tutti i possedimenti del Cavaliere sotto la Mole

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi a Torino

Centri commerciali, supermercati, ville, cinema e pure una città diventata set per Mediaset. L’impero di Silvio Berlusconi è così grande che non poteva non estendersi anche su Torino e il Piemonte, pur se il Cavaliere sotto la Mole - feudo del “nemico-amico” Agnelli - non ha mai avuto possedimenti paragonabili a quelli milanesi o romani.

LE GRU E STANDA
A Torino in molti ricorderanno il giorno dell’inaugurazione del centro commerciale Le Gru. Era il 1993, trent’anni fa, quando alle porte di Torino apriva il più grande shopping-center d’Europa, un progetto costato 120 miliardi di lire nato dalla collaborazione tra la francese Trema e la Euromercato di Berlusconi. L’allora capo di Fininvest venne a Grugliasco ad inaugurare di persona la struttura, di cui deteneva il 40%. Nel 1988, per mille miliardi di lire, Berlusconi aveva poi comprato Standa, catena di ipermercati che a Torino contava diversi punti vendita da piazza Santa Rita a corso Vittorio, e poi via Roma e corso Giulio Cesare. Standa divenne “la casa degli italiani” godendo anche di un enorme battage pubblicitario grazie alle tv del biscione.

AMBROSIO E THE SPACE
A Torino, Berlusconi è entrato a gamba tesa anche nel cinema. Comprandosi le sale, ad esempio, visto che la sua Cinema5 era diventata il primo circuito internazionale di cinema in Italia. E una delle sale era a Torino, nientemeno che il cinema Ambrosio di corso Vittorio. E poi The Space, catena di multisale controllata per il 49% da Rti-Mediaset, che a Torino aveva la multisala al Parco Dora. Cinema e tv, perché le produzioni Mediaset hanno girato eccome nel Torinese. I telespettatori per anni sono rimasti incollati alla tv guardando Vivere e Centovetrine. Quest’ultima, con 3318 episodi è la soap opera italiana più longeva dopo Un posto al sole. Vivere e Centovetrine sono state girate a Telecittà, a San Giusto Canavese, impiegando migliaia di persone tra attori e addetti ai lavori.

VILLA CAMPARI
Trenta stanze, uno splendido parco e un porticciolo privato. Berlusconi ha sempre adorato rifugiarsi a Villa Campari, dimora ottocentesca di Lesa, comune di 2mila abitanti in provincia di Novara, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Il Cavaliere l’aveva comprata nel 2008, dalla famiglia creatrice del noto bitter.

COSA RESTA DELL'IMPERO
E oggi, cosa rimane di tutti questi possedimenti? Pochissimo, anzi a dire il vero quasi nulla. A cominciare dal gruppo Standa, venduto nel 1998, spacchettato un po’ tra Coin e un po’ tra Nuova Distribuzione. Per quanto riguarda i cinema, The Space è stata ceduta nel 2014 agli inglesi di Vue Entertainment per 105 milioni di euro. Un’operazione che Silvio Berlusconi ha fatto insieme ad Alessandro Benetton, perché i due tycoon detenevano rispettivamente il 49 e il 51 percento delle quote. E Villa Campari? Qui è entrata in scena Veronica Lario, perché la dimora ottocentesca sul Lago Maggiore è finita nel contenzioso della coppia per quanto riguarda il divorzio e l’ex lady Berlusconi nel 2014 l’ha fatta ipotecare.

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