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Le reazioni

Cosa ne pensano i torinesi di Berlusconi?

Siamo andati in giro per Torino a chiedere ai nostri concittadini un'opinione sul Cavaliere. Ecco cosa ci hanno detto

C’è chi lo rimpiange come politico e imprenditore. E chi invece non sprecherà nemmeno una lacrima dopo la sua dipartita. E’ metà mattina quando i torinesi apprendono la notizia della morte di Silvio Berlusconi. Nelle vie di un centro cittadino baciato dal sole, tra un gelato e una passeggiata tra le boutique, a caldo la città sembra dividersi sul giudizio nei confronti di un uomo che è stato quattro volte presidente del Consiglio. Ma una cosa è certa: in tanti, a Torino, in passato almeno un voto al leader di Forza Italia l’hanno dato.

«Non lo rimpiango di certo. Per me la storia dirà che Silvio Berlusconi è stato uno dei più grandi disastri italiani», afferma senza mezze misure Beppe, a passeggio sotto i portici di piazza San Carlo. E poi ammette: «L’ho votato nel 1994, la prima volta che si è presentato alle elezioni politiche. E ancora oggi mi pento di averlo fatto, tra conflitti d’interessi e tutte le vicende giudiziarie che ha avuto, non dovevo dargli il mio voto. Ora faremo i funerali di Stato a uno che forse non doveva nemmeno essere a piede libero». «Sinceramente provo dispiacere, anche se non l’ho mai votato. Forse poteva evitare di entrare in politica, ma qualcosa di buono ha fatto, anche per noi pensionati», sostiene Ottavio.

Chi alle elezioni passate ha votato il “Cav” è Franca: «Certo, in passato l’ho votato Berlusconi, e umanamente sono dispiaciuta della sua morte». «Berlusconi è stato un buon politico, sono dispiaciuto della sua morte. Sì, in passato l’ho votato anch’io», dice Pietro, intervistato in via Garibaldi. «E’ stato un personaggio politico che ha certamente segnato la storia di questo paese - ammette Federica -. Credo che con la sua morte sia davvero finita un’epoca. Vedremo se gli eredi porteranno avanti le sue idee. Se l’ho votato? No, mai. Le prime volte ero troppo piccola per farlo. Poi, crescendo, non condividevo la sua visione politica».
Un altro che certamente non la condivideva è Gianni, che non ha peli sulla lingua nei confronti del Cavaliere: «E’ morto Berlusconi? Ora abbiamo un pregiudicato in meno in Italia. Non piangerò di certo per la sua scomparsa. Se l’ho votato? Mi sono sempre ben guardato dal votare chi ha avuto legami con la mafia». Christian, invece, la politica non l’ha mai seguita tanto, ma riconosce comunque la figura di Berlusconi: «Ha dato tanto al Paese, sia come politico che come imprenditore. E’ stato uno degli uomini più ricchi al mondo, era una vera potenza. Quindi se n’è andata una figura importante». «Berlusconi ha fatto talmente tante cose nella sua vita, sia come leader politico che come imprenditore, che la sua figura non potrà mai essere dimenticata. Io non l’ho mai votato perché le mie idee politiche sono opposte alle sue, ma è indubbio che un uomo come Silvio Berlusconi abbia segnato un’epoca», afferma Matteo, seduto sulle panchine di piazza Arbarello.

Ma c’è anche chi preferisce non dare giudizi, come Giulia: «Mi dispiace che sia morto, come sarei dispiaciuta della morte di qualsiasi altra persona, ma non l’ho mai votato e non ho un’opinione buona o cattiva nei suoi confronti», ammette. Ed è inevitabile, passeggiando per le vie del centro, incrociare anche dei turisti stranieri in visita in città. All’estero Berlusconi era, infatti, una figura controversa. «La prima parola che mi viene in mente quando penso a Berlusconi è “corrotto”. Ha costruito un impero, ma non è stato un personaggio pulito», è il pensiero di Sophie, giovane francese che però parla un ottimo inglese. Insomma, a caldo, la Torino si divide sul “Cav”.

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