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MALTEMPO

Grandine e una tromba d’aria: ancora danni per il maltempo

Colpiti Chieri e i paesi del circondario. Danneggiato il municipio di Mombello

Tra chicchi di grandine grossi come uova e trombe d’aria, il Chierese fa di nuovo i conti con una bomba d’acqua. Quella di ieri mattina è la terza nel giro di due settimane, dopo le precedenti del 6 e del 14 luglio.

Poco prima delle 10, il cielo si è scurito con grossi nuvoloni grigi. La tempesta è durata una manciata di minuti, ma sono bastati a danneggiare coltivazioni ed edifici. I danni più ingenti sono a Mombello, meno di 400 anime tra Arignano e Castelnuovo Don Bosco. «Dalla finestra del Comune vedevo dei grossi vortici d’aria - racconta la sindaca Luciana Picogna, che prima di pranzo ha accompagnato i vigili del fuoco per la messa in sicurezza del paese - Si spostavano rapidi, mentre volavano via le tegole di case e cascine».

Una tettoia è stata completamente divelta, spostata dal vento per decine di vetri. Per fortuna, in giro non c’era nessuno e non si registrano feriti. È piombata sul parcheggio di via Roma, danneggiando cinque auto. Poco più in là, i vigili del fuoco sono saliti sulla cima del campanile parrocchiale per sistemare le coperture danneggiate dal vento. Dal tetto del Municipio si è staccato un grosso pezzo di pietra di Luserna, che è finito sul parabrezza dell’auto della sindaca, andato in frantumi. In strada, rami rotti e foglie accumulate dalla furia del vento sono accanto alle bandierine colorate che i volontari avevano già posizionato per la festa patronale. Inizia oggi ed è confermata nonostante il maltempo di ieri.

A Mombello, il forte vento non è stato accompagnato dalla grandine, che però non ha graziato altri paesi dei dintorni. I più colpiti sono appena oltre la nostra provincia: Moncucco e Castelnuovo don Bosco, nell’Astigiano, dove i chicchi hanno fatto grossi danni nei vigneti e nei campi di granturco, grano e ortaggi. A Moncucco, hanno bucato le coperture di diversi cascinali e, durante il temporale, sono caduti a terra alberi e tralicci. Su strade e campagne, per terra si è accumulato uno spesso strato bianco.

A Chieri, l’acquazzone ha colpito soprattutto la frazione di Airali, lungo strada della Rezza. Un grosso albero è caduto su un cavo della telefonia, piegando un traliccio. I tetti di alcune abitazioni sono stati danneggiati e l’acqua ha invaso anche le stanze interne. Davanti alla chiesa della frazione sono caduti alberi e pali, tanto che il comandante della polizia locale ha chiuso il tratto con un’ordinanza firmata all’ora di pranzo.

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