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L'incidente sul lavoro
06 Settembre 2023 - 05:10
Quella soletta doveva reggere il tetto della futura chiesa evangelica “Issacar”, a Rivoli: «In ebraico significa asino che porta i pesi per aiutare le persone - spiega il pastore Filippo Felice - Anche la nostra chiesa ha questo scopo». Un messaggio di speranza e solidarietà che, purtroppo, si scontra con quanto successo alle 14.30 di ieri: il ponteggio della soletta della chiesa in costruzione non ha retto il peso del calcestruzzo armato gettato pochi minuti prima. Ed è crollata, trascinando con sé i quattro operai che si trovavano sopra, tutti finiti in ospedale.
L’ennesimo infortunio sul lavoro in provincia di Torino è avvenuto a Rivoli, all’angolo fra via Acqui e via Pavia. Lì, da parecchio tempo, il Comune aveva concesso il terreno in diritto di superficie per 99 anni: «Nella chiesa attuale siamo in affitto - motiva il pastore (nella foto sotto) - Siamo riusciti a iniziare i lavori a giugno 2020, in pieno Covid, grazie ai contributi volontari che i fedeli ci hanno dato con tanti sacrifici».
Ieri qualcosa è andato storto e la soletta è crollata insieme all’impalcatura: l’operaio più grave, 29 anni, è stato trasportato con l’elicottero al Cto di Torino. Ma non è in pericolo di vita. Altri tre operai, tra cui un 61enne e due 52enni, sono finiti al San Luigi di Orbassano e all’ospedale di Rivoli.
Al momento sono in corso le indagini di polizia, carabinieri, vigili del fuoco e Spresal, il servizio antinfortunistico dell’Asl.
Gli inquirenti hanno interrogato a lungo i colleghi presenti nel cantiere e i responsabili della Orchidea, l’impresa di Torino cui erano affidati i lavori (che poi hanno scelto di non rilasciare dichiarazioni). Il cantiere è finito sotto sequestro in attesa di chiarire che cosa abbia provocato il crollo: s’ipotizza che l’impalcatura non fosse sufficiente a reggere la soletta in calcestruzzo e che non sia stata puntellata a sufficienza.
«E’ una disgrazia - si sfoga con le lacrime agli occhi il pastore - Sono passato di lì pochi minuti prima ed era tutto a posto. Stavano aspettando la betoniera per l’ultimo getto: siamo vicini agli operai feriti». Si è sfiorata la tragedia, come a Brandizzo. E come a Rivoli meno di un anno fa: è lo stesso sindaco della città, Andrea Tragaioli, a ricordarlo.
«Lo scorso ottobre tre operai erano rimasti feriti per un altro ponteggio crollato a Rivoli - si sfoga il sindaco - Sono preoccupato e toccato per lo scempio che ho visto qui, chiedo da tempo che si faccia attenzione sui cantieri. Ci sono vite umane in gioco».
«I cantieri del Torinese continuano ad essere teatro di incidenti - si sfoga Mario De Lellis, segretario generale del sindacato competente, la Filca-Cisl di Torino - Solo per una pura casualità non ci troviamo a piangere altre vittime sul lavoro ma siamo di fronte a una drammatica e inaccettabile scia di sangue che bisogna arrestare quanto prima».
De Lellis ripensa a Brandizzo ma anche alla strage di via Genova, con la morte di tre operai che erano al lavoro sulla gru crollata in pochi istanti: «L’edilizia torinese continua a pagare un tributo di vite umane altissimo: per questo è necessario che il tavolo permanente sulla sicurezza adotti nuovi interventi per tutelare i lavoratori, mentre è in preparazione il lancio di un percorso formativo per tutti i committenti ed i tecnici organizzato dalla Prefettura e dalle parti sociali. Mai come in questi casi per evitare gli incidenti sono utili la formazione, l’utilizzo di strumenti preventivi grazie ad un utilizzo virtuoso delle innovazioni tecnologiche, il potenziamento dei controlli nei cantieri. Solo così è possibile garantire la sicurezza, la regolarità e la legalità nei cantieri».
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