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IL CASO

I vespasiani cadono a pezzi: «Servono servizi più moderni»

La richiesta di Torino Bellissima: «Devono essere adeguati, puliti e accessibili»

Nella Torino del futuro, la città turistica, moderna e curata tanto desiderata dall’amministrazione comunale e dai cittadini, serviranno dei servizi igienici pubblici adeguati, al passo coi tempi, puliti e accessibili.

Questa la richiesta avanzata in consiglio comunale dal vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao, espressosi a favore della predisposizione di un nuovo piano per l’adeguamento dei servizi igienici esistenti sul territorio, e per l’installazione di nuovi. «Una città come Torino, che intende avere una vocazione turistica e internazionale, deve necessariamente avere una rete di servizi igienici pubblici diffusi in tutto il territorio - ha commentato il consigliere - importante quindi predisporre nuovi servizi igienici, migliorare quelli esistenti ed eliminare i manufatti obsoleti».

Oggi, Torino conta 185 servizi igienici pubblici attivi, di cui 107 gestiti da Amiat, 26 da Gtt, 20 da Igp Decaux e altri 32 presenti nei parchi cittadini, e 6 non funzionanti, in fase di demolizione. «Ci sono tre vespasiani in corso Tazzoli, uno in piazza Abba, uno in corso Novara e uno in via Anglesio che verranno presto smantellati - ha dichiarato l’assessora competente Chiara Foglietta, riconoscendo la presenza sul territorio di alcuni wc ormai datati, danneggiati e irrecuperabili - per gli altri, la manutenzione è in carico alle aziende proprietarie dei bagni, che si occupano anche dei costi di gestione e della pulizia».

Al momento nessuna conferma circa l’installazione di nuovi servizi, ritenuta importante dall’opposizione, specie per una città che - anche grazie ai fondi Pnrr - sta investendo sempre di più sul turismo e il rinnovamento. «Intendiamo portare avanti questa richiesta in futuro - commenta Firrao - i bagni sono maleodoranti, alcuni sono seriamente danneggiati, e quelli che davvero risultano adeguati alle richieste dei cittadini sono pochi. Per una città che vuole migliorare sul fronte del turismo, questo è un problema che non può passare in secondo piano, ma che anzi dovrebbe ricevere uno occhio di riguarda anche al fronte delle numerose lamentele dei torinesi».

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