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L'evento
13 Settembre 2025 - 20:15
Per giorni a Torino si è vissuti con un enigma da strapparsi i capelli: chi si nascondeva dietro al misterioso matrimonio blindato alla Reggia di Venaria? Tutti sapevano dell’esistenza di una celebrazione, di elicotteri e mezzi di lusso in arrivo, ma nessuna certezza. Le indiscrezioni parlavano di rampolli miliardari, di Netflix e perfino della famiglia Tata, ma solo oggi pomeriggio, con il fatidico sì, il giallo è stato svelato.
A convolare a nozze, nella cappella di Sant’Uberto, sono stati Colin Johnson, britannico, dirigente e head of business strategy della Franklin Templeton, uno dei maggiori gestori patrimoniali al mondo, e Angela Sant’Albano, attrice e produttrice italo-americana, conosciuta per i suoi ruoli in The Nevers (2021), Genius (2016) e Dumbo (2019). Lui, figlio di Greg Johnson, presidente della Franklin Templeton e chairman della squadra di baseball dei San Francisco Giants; lei, artista con radici italiane, che probabilmente hanno contribuito alla scelta della location piemontese, visto anche alcune informazioni che la legano a Torino e alla provincia. Infatti Angela è la figlia di Carlo Barel di Sant’Albano, ex Ceo del gruppo Exor, attualmente nelle mani della famiglia Agnelli e di John Elkann, che però al matrimonio non si è fatto vedere: chissà se ha ricevuto l’invito dal suo vecchio collaboratore.
La cerimonia, che si è svolta con l’arrivo di numerosi mezzi privati, pullman di invitati e guardie di Telecontrol ovunque, ha attirato l’attenzione di molti curiosi e turisti, non senza polemiche: la Reggia è stata infatti chiusa al pubblico dalle 15, lasciando fuori decine di visitatori pronti a trascorrere un pomeriggio di cultura. Infatti, essendo l’evento altamente segreto, nessuno era a conoscenza della chiusura, causando code di turisti inferociti alla biglietteria della Reggia. Un semplice cartello con le “scuse per il disagio” ha provato a giustificare la decisione, senza ovviamente placare i malumori, contribuendo anzi alle lamentele.
«Non è possibile che abbiano chiuso solo perché qualche riccone ha pagato cifre impensabili. Sono venuto da Roma e ora non posso vedere la Regia, non ne sapevo niente», commenta un turista. In più piazza della Repubblica è stata invasa dagli autobus che trasportavano gli invitati, causando numerose lamentele dei cittadini e dei locali, che hanno chiesto agli autisti di spostarli per tutta la durata della cerimonia.
Il matrimonio, celebrato davanti a circa 350 invitati, ha offerto uno spettacolo che ha fatto risaltare le residenze reali sabaude. La sposa, in abito bianco con lungo velo bordato di pizzo, è arrivata a piedi dal cortile fino al sagrato della chiesa, salutando i presenti con un semplice «ciao». Ad accoglierla, 14 damigelle in abito verde salvia e altrettanti “groomsmen” in smoking, mentre il coro dei Piccoli Cantori di Torino intonava canti solenni. Dopo lo scambio delle promesse, la festa si è spostata all’interno della Reggia. La Galleria di Diana è stata allestita per una cena di gala, seguita dai festeggiamenti con ospiti musicali, tra cui un gruppo francese.
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