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l'emergenza unicef
11 Maggio 2025 - 15:10
È un numero che pesa. E dietro ogni statistica c’è una storia interrotta, una famiglia spezzata. L’Unicef, in vista della Festa della mamma, invita a guardare oltre le celebrazioni e riflettere su una realtà troppo spesso dimenticata: la salute materna è ancora una sfida globale.
Nonostante i progressi degli ultimi due decenni — con una riduzione del 40% dei decessi materni tra il 2000 e il 2023 — i passi avanti si sono fatti più lenti. Solo nel 2023, circa 260.000 donne sono morte durante la gravidanza o il parto, una ogni due minuti.
Ma il problema non si ferma qui.
Oltre un miliardo di donne e ragazze nel mondo è afflitto da forme di malnutrizione. Due terzi di loro non ricevono abbastanza vitamine e minerali essenziali. E più di 500 milioni convivono con l’anemia, una condizione che drena le energie e compromette la salute generale. Queste carenze, spesso invisibili, diventano pericolose quando una donna affronta la gravidanza o il parto, aumentando il rischio di complicazioni gravi, a volte fatali.
Molte di loro, soprattutto in contesti di povertà o crisi, mettono i bisogni della famiglia prima dei propri. Spinte dal caro vita e da risorse sempre più scarse, rinunciano a un’alimentazione adeguata. E in tante zone del mondo, i sistemi sanitari deboli e sottofinanziati non riescono a fornire l’assistenza necessaria.
La nutrizione di una madre è un pilastro per la salute delle generazioni future. Influenza non solo la crescita e lo sviluppo del bambino, ma anche la sua salute da adulto — e perfino quella dei suoi futuri figli.
Per rispondere a questa emergenza, l’Unicef ha lanciato un ambizioso Piano di Accelerazione per combattere la malnutrizione e l’anemia in gravidanza. L’iniziativa coinvolge sedici Paesi dove i bisogni sono maggiori, con l’obiettivo di garantire alle donne, durante la gravidanza e l’allattamento, i servizi nutrizionali fondamentali per loro e per i loro bambini.
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