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LA POLEMICA

Il centro sociale ha le luci accese: «Sono abusivi, è illegale avere un contratto»

Per il Comune nell'edificio «l'unica utenza è l'acqua». Ma spunta un contratto dell'energia elettrica

Luci accese di notte al centro sociale Gabrio

Luci accese di notte al centro sociale Gabrio

Niente luce, solo l’acqua. E invece la luce c’è eccome al centro sociale Gabrio di via Millio, in borgo San Paolo. A confermarlo è il fatto che di notte la struttura, ex scuola Pezzani dove l’occupazione abusiva del centro sociale dura ormai dal 2013, è illuminata. Feste, attività sportive, insomma al buio quelli del Gabrio non stanno mai, perché l’edificio di via Millio è perfettamente illuminato.

Ma c’è di più: da Ireti, la società del Gruppo Iren che gestisce la distribuzione di energia elettrica, gas e acqua, ora spuntano fuori ben tre contratti di fornitura elettrica del Gabrio: il primo stipulato dal dicembre 2015 al dicembre 2022; il secondo formalizzato da inizio gennaio a fine febbraio di quest’anno; il terzo, infine, stipulato a partire dal primo marzo e che è tuttora in vigore. Tuttavia, i tecnici di Ireti non hanno mai potuto recarsi fisicamente sul posto per vedere gli impianti di borgo San Paolo. Anzi. «Non ci è stato possibile visionare sul posto lo stato degli impianti causa locali chiusi e impossibilità di accesso ai medesimi», spiega Ireti.

Scoppia quindi il caso della fornitura di luce, all’ex scuola Pezzani. Caso scatenato da Davide Scanavino, consigliere di Torino Bellissima in Circoscrizione 3, autore di numerose interpellanze su via Millio. E dopo che in consiglio comunale Michela Favaro, vicesindaca, aveva smentito pubblicamente la presenza della luce al Gabrio: «Non risulta attiva alcuna utenza ad eccezione di quella idrica, mantenuta per ragioni di sicurezza», aveva dichiarato in aula la vicesindaca ad aprile. E invece non è così. «Abbiamo avuto la prova che il Comune ci fornisce risposte che non corrispondono al vero - la replica del consigliere Scanavino -. Rispondere pubblicamente che non ci sono utenze attive senza neanche fare un controllo, è molto grave. Tra l’altro, per legge chi occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere l’allacciamento ai pubblici servizi». Dunque, non può avere né la luce né l’acqua.

«Viste le risposte, farò un’ulteriore interpellanza a cui dovrà rispondere il sindaco Lo Russo», conclude Scanavino. C’è poi la questione sgombero. Palazzo Civico aveva preannunciato l’allontanamento degli abusivi «compatibilmente con le esigenze di ordine pubblico». Ad oggi, l’ex scuola Pezzani è ancora occupata dai membri del centro sociale. Un’occupazione iniziata proprio dieci anni fa. A cui non è mai stata messa la parola fine, a dispetto delle tante promesse.

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