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IL BORGHESE
14 Giugno 2023 - 20:40
Foto Giulio Lapone
C’è una bambina in prima fila in piazza Duomo e tiene stretto tra le mani un foglio stropicciato. “Ciao Silvio” si legge in una scrittura incerta. La piccola sorride ai fotografi che si aggirano tra la folla fin dalle prime ore del mattino. La mamma accanto ci confida di essere innamorata di Silvio Berlusconi da sempre. «Ho addirittura una sua gigantografia in camera da letto». E perché? «Perché voglio averlo sempre con me» risponde senza un attimo di esitazione. C’è tanto amore in piazza Duomo per il funerale del Cavaliere. Una sorta di energia che si irradia fino al sagrato del Duomo e rende festoso anche un giorno che è, per sua natura, di dolore.
L'omelia: «Vivere. Vivere e amare la vita»
In molti sono arrivati prima dell’alba pur di poter vedere anche solo un pezzetto di quel feretro che conteneva le spoglie del loro idolo. «Un uomo geniale», «un gigante» rumoreggia la folla e canta. Canta a squarcia gola la canzone che più di tutte è simbolo del popolo di Berlusconi. «Menomale che Silvio c’è». E ancora: «Capitano, c’è solo un capitano». Era «il presidente del popolo, della gente» ci spiega un uomo in piazza. Indossa un completo bianco e si presenta come il sosia ufficiale di Pavarotti. «Devo dire grazie a Berlusconi e alle sue reti per il mio successo» e poi si mette a cantare «all’alba vincerò» in memoria del Cav. Un’esibizione improvvisata che potrebbe sembrare fuori luogo vista la triste occasione, ma non lo è. Dopotutto, anche l’omelia pronunciata dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini ha inneggiato alla vitalità di Berlusconi. E la sua gente non ha potuto che apprezzare. «Vivere. Vivere e amare la vita. Vivere e desiderare una vita piena» attacca Delpini. E poi: «Silvio Berlusconi è stato certo un uomo politico, un uomo d’affari e un personaggio alla ribalta della notorietà. Ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia».
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L'ultima carezza
Quando poi il feretro è uscito dalla cattedrale i volti si sono fatti più tesi, commossi. Tra le lacrime della folla era ancora più forte il desiderio di condividere la propria storia su Berlusconi, di mostrare un cimelio, ricordate un episodio vissuto insieme all’ex premier a testimonianza di come, in qualche modo, anche loro avessero preso parte al “miracolo di Silvio”.
Compitezza e commozione hanno contraddistinto tutta la cerimonia in Duomo. Solo dopo la benedizione sul sagrato, quando la bara era già sul carro funebre pronta a partire per Arcore, Marta Fascina, in lacrime, si è avvicinata al feretro insieme ai figli del fondatore di Forza Italia per un’ultima - estrema - carezza e un bacio al feretro. In quel momento le era accanto Marina, la figlia prediletta. Piersilvio, anche lui visibilmente commosso, osservava di lato. Quasi nello stesso momento poi 5mila palloncini azzurri sono volati in cielo dalla sede di Mediaset a Cologno Monzese.
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Meloni commossa
«Grazie Silvio. Non ti dimenticheremo» scrive la premier Giorgia Meloni sui suoi social poco dopo il termine della cerimonia. Anche lei, uscendo dalla chiesa si è fatta scappare una lacrima. «Ti renderemo orgoglioso», si legge nel video che accompagna il post, in cui si ripercorrono alcuni momenti della vita del Cavaliere, fin dal discorso della sua discesa in campo. Visibilmente provato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, molto vicino a Berlusconi e da molti indicato ora come traghettatore di Fi. Lascia il funerale a passo svelto e capo chino il leader del Carroccio Matteo Salvini. Sbarbato, come sarebbe piaciuto a Berlusconi.
Tra le autorità presenti in chiesa anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, l’ex premier Mario Draghi, il ministro Paolo Zangrillo, arrivato in Duomo insieme al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e all’onorevole Roberto Rosso. Anche il fondatore della Lega Nord Umberto Bossi non ha voluto rinunciare a esserci. La segretaria del Partito democratico Elly Schlein ha deciso di partecipare - dopo, pare, lunga discussione interna. Assente il leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte. In piazza, oltre 15mila persone. È il popolo di Berlusconi. Sono i suoi orfani.
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