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IL FATTO

Ecco la "truffa del caffè": ladra sorpresa dalle telecamere

La finta barista ha chiesto banconote da cambiare: «E poi è sparita»

Ecco la "truffa del caffè": ladra sorpresa dalle telecamere

Fingersi la cameriera del bar accanto e chiedere di cambiare dei soldi con la promessa di restituirli. E’ la nuova truffa messa in scena ieri mattina in corso Monte Grappa, da una donna con la testa rasata ai lati e la mascherina per non farsi troppo vedere in volto. A spiegarci come sono andate le cose è Fabio Filocamo, titolare del negozio di articoli elettronici Faster Pc, in corso Monte Grappa 69, una delle potenziali vittime della ladra, che ha filmato con le telecamere il tentato furto e lo ha condiviso sui social.

IL VIDEO

«La ragazza sta in macchina, scende davanti alle attività commerciali con vassoio, due tazzine di caffè vuote incollate, un sacchetto delle brioches e uno scontrino per rendere la scena credibile. Entra in negozio e, facendo credere di lavorare in un bar di zona, chiede di cambiare dei soldi che in realtà non ha con sé. Poi dice al malcapitato che passerà a fine turno a riportarglieli. Insomma, fa leva sulla fiducia».

La ladra con il vassoio e dietro l'auto da cui è scesa

La ladra ripresa dalle telecamere suona al campanello


La ragazza ha suonato anche al campanello del suo negozio ma Fabio, non avendo ordinato nessun caffè e avendo intuito un possibile inganno, non ha aperto la porta. «Pensavo che volesse cambiare soldi falsi invece la truffa era diversa».

Poco dopo, nel video, entra nel negozio di Fabio un commerciante irritato che ha ricevuto la visita della ladra: «E’ venuta anche da lei una con due tazzine sul vassoio che voleva cambiare i soldi chiedendoli in anticipo?» domanda. «Voleva che le dessi 40 euro, in due banconote da 20 - racconta il malcapitato -. Mi ha detto: “finisco il servizio e te li riporto”». Il commerciante fortunatamente non è caduto nel tranello.

Il commerciante vicino indica così che non è cascato nel tranello della falsa barista

Ma ora è caccia alla ladra, una donna sulla trentina con la coda alta, capelli rasati ai lati attorno alla testa, pelle abbronzata, vestita con un gilet di jeans, gonna nera e stivali, mascherina sul naso e un vistoso cerotto sulla mano destra.

Nel quartiere Parella sono molto comuni truffe di questo tipo. Rivolte soprattutto agli anziani soli in casa. I ladri suonano al citofono e cercano di farsi aprire fingendo di dover controllare il contatore o dicendo che il figlio ha avuto un incidente. «Usano davvero tante strategie psicologiche per truffare, ma non bisogna mai aprire mai la porta se non si è sicuri» sottolinea Federica Fulco, presidente del comitato TorinoinMovimento.

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