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CAOS TRAFFICO

Valli di Lanzo di nuovo in tilt: «5 ore per tornare a Torino»

Tornare a Torino richiede lo stesso tempo che per andare a Rimini: traffico impazzito a causa della galleria chiusa

code valli di lanzo

Su Facebook sono state pubblicate diverse immagini delle code di domenica nelle Valli di Lanzo

Torcetti e auto da corsa hanno di nuovo mandato in tilt le Valli di Lanzo. Nel fine settimana, è bastata la sovrapposizione di due manifestazioni - la sagra del torcetto a Lanzo e lo speed down a Viù - per trasformare il rientro dalle Valli a Torino in una vera e propria odissea, con migliaia di automobilisti letteralmente intrappolati in un serpentone chilometrico di vetture. Uno “spettacolo” che era già andato in scena in passato e che rischia di ripetersi ancora molte altre volte in futuro, visto che la chiusura della galleria Monte Basso - all’origine di tutti i problemi di viabilità della zona - pare destinata a prolungarsi ancora per molti mesi.

A trasformare in una sorta di incubo quella che era una giornata di festa e allegria per tante famiglie in gita nelle Valli di Lanzo, è stata la decisione - prevedibile - di tanti turisti di mettersi in auto verso Torino tutti insieme, nel tardo pomeriggio di domenica. Le strade si sono quasi subito trasformate in un’unica distesa di auto che procedevano a passo d’uomo, “complice” anche la rotonda di Lanzo creata per sopperire in qualche modo alla chiusura della galleria: un rimedio che a quanto pare si sta rivelando peggiore del male. E così, c’è chi per tornare a casa ha impiegato più o meno lo stesso tempo che di solito sarebbe sufficiente per arrivare, ad esempio, da Torino a Rimini e ha raccontato sul web la propria “avventura”: «Sono partito alle 16.48 da Ceres - racconta Luca - e sono arrivato a casa alle 21.40. Arrivavo veramente a Riccione in cinque ore. Non c’è fiera che tenga: cinque ore sono una vergogna».

I danni per il turismo sono potenzialmente enormi: «Sono venuta per la prima volta nella valle di Lanzo - racconta Cinzia -: un incubo. Tre ore per arrivare a Lanzo. Penso che sarà la prima e l’ultima volta». Per fortuna, c’è chi non si arrende: «Tre ore e venti da Viù a Torino - dice Patrizia - ma non mollerò la frequentazione della Valle di Viù. Bisogna però organizzare qualcosa che smuova questa situazione per l’economia della Valle e per non disincentivarne la frequentazione».

I sindaci hanno già chiesto un nuovo incontro alla Città metropolitana e nel frattempo è nato anche il “Comitato spontaneo per la modifica della nuova rotonda di Lanzo Torinese”. Le possibilità di trovare una soluzione a breve sono però praticamente nulle: i lavori della galleria - chiusa per infiltrazioni d’acqua - andranno a gara solo a fine anno e se tutto andrà bene, si potrebbe ipotizzare una riapertura in estate. Una situazione che ricorda da vicino quella vissuta qualche tempo fa nel Pinerolese con la chiusura - sempre per infiltrazioni - delle gallerie di Porte e la creazione di una rotonda per snellire il traffico: in quel caso, servì più di un anno prima della riapertura.

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