Cerca

Il caso

Roghi, aggressioni e incidenti: quelle case popolari trasformate in una polveriera

In due mesi troppi campanelli d'allarme. E gli inquilini tuonano, chiedendo nuovi sgomberi

Allarme sicurezza nelle case popolari di Mirafiori

Allarme sicurezza nelle case popolari di Mirafiori

L’esplosione, le fiamme che si alzano al cielo e le luci delle case popolari (a due passi) che si accendono al rintocco della mezzanotte a causa dei boati provenienti dalla strada. E proprio tra il cortile Atc di via Scarsellini e la vicina scuola Majorana che ignoti hanno dato alle fiamme la scorsa notte un furgone parcheggiato. Provvidenziale l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno transennato l’area in oggetto, mentre nel quartiere Mirafiori nord - la mattina dopo - in molti hanno cominciato a interrogarsi su cosa fosse successo.

Il furgone bruciato in via Scarsellini

«Qui è pieno di abusivi - racconta una signora nordafricana -. Non si vive più». Poche parole e un muro di omertà. Ma a parlare per la gente di questa zona ci pensano i numeri, che di solito non sbagliano mai.

4 CASI IN 2 MESI

Da inizio luglio sono già quattro i casi di cronaca accertati. Si parte con un camper distrutto dal fuoco e si continua con un incidente nel vicino corso Tazzoli: è il 17 luglio quando un’auto, guidata da un rom, si schianta contro un albero. Prima di essere portato via a forza.

AGGRESSIONE A BASTONATE

L’episodio più eclatante si verifica una dozzina di giorni dopo con due agenti feriti a bastonate da un gruppo di rom. I poliziotti stavano inseguendo un uomo accusato di aver demolito una banchina, quando alcuni individui - che stazionavano nel cortile Atc - li hanno circondati. In mezzo anche uno sgombero. Sei appartamenti liberati, cinquantotto persone, quasi tutti rom, sgomberate. Eppure, nonostante tutto, la situazione continua a essere molto delicata. Al punto che sono i residenti stessi a chiedere nuovi controlli e nuovi sgomberi: «quei camper nel cortile e lato corso Tazzoli ci stanno togliendo il sonno. Mandateli via».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.