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L'ALLARME

Allarme migranti in montagna: «Sono il triplo della capienza» (LE FOTO)

Il rifugio di Oulx allo stremo e i profughi si perdono tra le vette. La Croce Rossa: «Li soccorriamo»

Allarme migranti in montagna: «Sono  il triplo della capienza» (LE FOTO)

Gli sbarchi a Lampedusa continuano inesorabili e il nostro sistema di accoglienza è sempre più allo stremo. L’allarme arriva dal rifugio di Oulx Fraternità Massi dove arrivano i migranti diretti in Francia dopo viaggi estenuanti attraverso il Sahara e il Mediterraneo.

«Attualmente ospitiamo oltre il triplo dei migranti rispetto alla capienza, vale a dire che nel rifugio, che conta al massimo 80 posti letto, attualmente ce ne sono 250» fa presente Don Luigi Chiampo, referente del rifugio montano.«Le persone - spiega Chiampo - dormono per terra, nei corridoi o sui tavoli. Non possiamo fare altrimenti che ospitarli in questo modo di fortuna. Attendiamo l’incontro con il nuovo prefetto perché così non si può più andare avanti. Il problema principale - aggiunge il responsabile del rifugio di Oulx - e’ rappresentato dai respingimenti al confine francese, ogni giorno ne tornano indietro circa un terzo».

A dare una mano a Chiampo e ai tanti volontari che operano nel rifugio c’è il polo logistico della Croce Rossa di Bussoleno: «Qui ospitiamo una trentina di persone, in particolare i soggetti più fragili e i minori non accompagnati» spiega Michele Belmondo, responsabile del centro che si occupa anche di soccorrere i migranti con il Soccorso alpino: «Siamo impegnati ogni giorno al confine per prendere in carico le persone respinte dalla polizia francese: molti migranti, per evitare i controlli tra Claviere e Monginevro, passano dai sentieri di montagna, come il Colletto Verde, che sono meno pattugliati ma molto più impervi e spesso rimangono bloccati o rischiano di farsi male. Questo mese - aggiunge - abbiamo già effettuato quattro interventi, due infortunati, uno con un trauma facciale importante, e altri due soccorsi in ipotermia. Ma con l’inverno alle porte la situazione diventerà sicuramente più critica».

Neppure a Torino la situazione è semplice. Ma al momento sembra sotto controllo. «Qui in via Traves accogliamo sempre 300 persone a fronte di 140 posti letto ma le sistemazioni ora ci sono per tutti e giusto oggi ne escono una cinquantina che vengono accolte dalle cooperative» spiega il responsabile della Croce Rossa, Manlio Nochi.

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