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L'EMERGENZA

Migranti in fuga da via Traves. E’ allarme: «Così aumenta la criminalità»

Preoccupato anche il sindaco Lo Russo. E intanto arrivano nuovi pullman

Migranti via Traves

Migranti via Traves

Prendono le poche cose che possiedono e se ne vanno. Soli o in piccoli gruppi. A piedi e spesso senza una meta precisa. Ogni giorno, il centro di accoglienza di via Traves assiste alla “fuga” dei migranti. Le virgolette sono d’obbligo, non trattandosi di un centro detentivo e dal momento che l’unico intervento è quello della Croce Rossa di Torino che si occupa della parte di accoglienza. Dove vadano non si sa, ma lo svuotamento del centro è evidente. Ieri si contavano circa 400 persone all’interno dell’hub.

Al netto dei nuclei famigliari che sono stati dirottati in strutture più adeguate, tutti gli altri (poco meno di un centinaio) se ne sono andati, uscendo completamente dai radar delle forze dell’ordine. «Alla luce della prospettiva di finire reclusi in un Cpr per 18 mesi è evidente che queste persone si disperdano nel tessuto urbano della città» lancia l’allarme anche il sindaco Stefano Lo Russo. «Aggravando peraltro una situazione già critica in strada, che rischia di peggiorare ulteriormente con l’arrivo dell’inverno».


Nuovi hub
Mentre i migranti lasciano il centro in cerca di fortuna, continua il dialogo tra Comune, Prefettura (nei panni del vicario) e Croce Rossa per cercare una soluzione in vista della dead line fissata per il 30 settembre, data in cui il centro di via Traves dovrà essere riconsegnato alla Città per essere adibito a ricovero per i senza tetto. Al momento non ci sono atti che indichino la proroga della concessione e il Comune sembra intenzionato a rispettare i tempi. Tuttavia risulta difficile immaginare come, in soli otto giorni, sarà possibile allestire da zero uno spazio alternativo. Alla Croce Rossa non è arrivata alcuna richiesta di sopralluogo.


L’allarme
Nel frattempo, continua la passerella dei politici in via Traves. Dopo la visita del mattino di alcuni consiglieri comunali, nel pomeriggio è stata l’onorevole Chiara Appendino, ex sindaca della città, a recarsi al centro di accoglienza. «La situazione è indecente: per accogliere davvero le persone devi avere i mezzi, mentre qui abbiamo la Croce Rossa e i suoi volontari a mani nude» commenta Appendino insieme all’onorevole Antonino Iaria e al capogruppo dei pentastellati a Torino, Andrea Russi.

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