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L'ANNUNCIO
20 Ottobre 2023 - 19:00
Torino da capitale italiana dell’auto a capitale del nucleare? Ok, forse il salto è un po’ azzardato ma neanche troppo a sentire le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, intervistato a margine dell’incontro conclusivo del congresso nazionale dei commercialisti al Lingotto. Se l’auto elettrica stenta a decollare, l’energia nucleare sembra invece prendere sempre più piede.
Il ministro Pichetto oggi alla giornata conclusiva del Congresso nazionale dei commercialisti
TORINO CITTA' SPERIMENTALE
«Torino è la città della sperimentazione e della ricerca, Newcleo è qui» ha detto il ministro riferendosi alla società del nucleare fondata nell’agosto 2021 dal torinese Stefano Buono, soprannominato, “Mr 4 miliardi”, che sta continuando a investire nello sviluppo di piccoli reattori “green”.
Stefano Buono, fondatore di Newcleo
«La realtà piemontese è molto avanti - ha sottolineato Pichetto - con il Politecnico e l’Università di Torino che rappresentano un importante centro di conoscenza. Bisogna aiutare la ricerca e lo studio - ha aggiunto - per realizzare dei prodotti che verranno poi valutati».
I prodotti a cui fa riferimento il ministro non saranno le massicce centrali nucleari dell’immaginario collettivo che fanno tanta paura, ma impianti snelli ed ecologici a gestione privata. «Probabilmente fra sette o otto anni sarà un gruppo di imprese a coprire lo “small reactor”, non sarà neanche più lo Stato a fare questo - ha spiegato Fratin -. Sarà come una normale impresa che fa l’impianto fotovoltaico. Bisogna soltanto avere le norme per permetterlo».
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Non sarà però la soluzione per contrastare il cambiamento climatico. Almeno non secondo Francesco La Camera, direttore dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena): «Se si vuole davvero affrontare e risolvere la crisi climatica, la soluzione non è l’energia nucleare». Il motivo? «Le risorse economiche sono poche: occorre fare delle scelte e darsi delle priorità».
IL FLOP DELL'ELETTRICA
E l’energia elettrica su cui punta l’automotive del futuro? Per il ministro all’Ambiente Pichetto la transizione green sembra ancora molto lunga e complicata. Del resto basta guardare i dati per accorgersi che il nostro Paese è il fanalino di coda d’Europa per quel che riguarda il passaggio all’auto elettrica: «In Italia ci sono 40 milioni di auto, di questi 2,5 milioni sono Euro 1 e Euro 2. Gli incentivi aiutano ma non per cambiare un parco veicoli di questo genere dal momento che credo sia impossibile dare un incentivo di 30 o 40mila euro a persona» ha sottolineato Pichetto. «E poi - ha aggiunto - gli incentivi per chi vuole cambiare la Ferrari elettrica li vedo poco adatti».
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