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LA MANIFESTAZIONE

Investita e uccisa a 16 anni, bimbi e genitori sotto il Comune

Dopo l'incidente mortale di corso Casale, il presidio e l'ultimatum in una lettera al sindaco: «Vogliamo semaforo e dossi entro due mesi». Tra le ipotesi di Palazzo Civico, la creazione di una nuova "Zona 30"

Genitori sotto al Comune per la piccola Emilia: "Sicurezza subito"

Una lettera al sindaco e un presidio sotto le finestre del Comune per chiedere maggiore sicurezza in corso Casale, all’altezza dell’incrocio e dell’attraversamento pedonale con via Signorelli dove, venerdì mattina, era stata investita e uccisa Emilia Maidaska, 16 anni e, lunedì all'alba, sono comparse delle rose bianche posate lì a nome di mamma e papà.

«Un dosso o un “cuscino berlinese”, magari, un vero semaforo» chiedono ad un’unica voce, ottenendo almeno la promessa di una “Zona 30” che, secondo il sindaco Stefano Lo Russo, sarebbe una delle ipotesi al vaglio da attuare nell’immediato. A organizzare la manifestazione sono stati i genitori degli allievi della scuola “Crescendo” e residenti del quartiere che, ormai da anni, aspettano una soluzione che il Comune ha annunciato, almeno formalmente previsto e mai realizzato. «Potrebbero installare dei dossi o un vero semaforo, anzi, ci risulta che sarebbe stato previsto» commenta Lucio, uno dei papà che in piazza Palazzo di Città è sceso insieme con alcuni degli scolari e due cartelli dai messaggi molto chiari: “Solidarietà per Emilia” e “Sicurezza subito!”. Un’istanza di cui si era fatto portavoce, oltre un anno fa, Pierlucio Firrao di Torino Bellissima con una mozione votata all’unanimità dalla Sala Rossa e, nonostante ciò, mai applicata proprio per garantire un minor rischio nell’attraversamento di un corso che, basta percorrerlo, a qualunque ora del giorno e della notte si trasforma in una sorta di circuito automobilistico per la velocità a cui procedono alcuni veicoli.

E a rappresentarla al primo cittadino Stefano Lo Russo, che ha incontrato i manifestanti prima dell’audizione in Conferenza dei Capigruppo, ci ha pensato «un genitore preoccupato». Quello che ha firmato la lettera distribuita sotto Palazzo Civico.


Egregio sindaco,
ci rivolgiamo a Lei in merito a una questione di estrema urgenza che richiede il suo intervento immediato. In corso Casale, al civico 246, si verificano continui incidenti stradali. Due settimane fa è stato investito un bimbo che fortunatamente ha riportato solo elle lesioni ad una gamba ma la scorsa settimana si è verificato un incidente grave che ha portato alla morte di una ragazzina di 16 anni che stava attraversando sulle strisce. Questa tragedia ha scosso profondamente tutta la Comunità locale e la gravità della situazione richiede da parte vostra la massima attenzione per salvaguardare l’incolumità dei cittadini, in particolare dei nostri bambini che ogni giorno in quel tratto rischiano di essere investiti. Tra l’altro in quella zona ci sono una Comunità, diverse Associazioni e Condomini. Il passaggio dei pedoni è molto frequente, soprattutto in alcuni momenti della giornata. La richiesta di intervento al Comune è stata fatta già nel 2022 e molti cittadini del quartiere hanno inviato mail e lettere segnalando il pericolo ma nessun intervento di sostanziale è avvenuto. In quell’attraversata la segnaletica e il semaforo lampeggiante non sono sufficienti, le macchine passano a grande velocità. É imperativo un intervento incisivo e risolutivo come l’istallazione di un semaforo vero e proprio con aggiunta di cuscini berlinesi: almeno quest’ultimo entro massimo due mesi. Comprendiamo le difficoltà tecniche che questo possa comportare ma nulla è in paragone alla vita di una bambina e al rischio continuo dei nostri figli. La pregheremmo di agire con la massima urgenza per garantire che un altro tragico incidente come quello che è avvenuto oggi non si ripeta mai più. Contiamo sulla sua prontezza e sulla Sua dedizione benessere della nostra comunità e alla sicurezza dei nostri figli che dovrebbe essere la priorità assoluta. Ringraziandola per la sua attenzione a questa delicata questione, restiamo a disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti.

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