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L'ANNUNCIO
13 Dicembre 2023 - 07:30
Anche gli striscioni per protestare contro il freddo
«Non vogliamo negare i problemi di riscaldamento di alcune aule e ignorare il disagio degli studenti ma di certo non si può parlare di emergenza». Mette le mani avanti il vicesindaco della Città Metropolitana di Torino, Jacopo Suppo, nel raccontare la situazione che stanno vivendo molti alunni, professori e bidelli in questi giorni di gelo e di proteste per le temperature che a volte scendono sotto la soglia minima consentita dei 19 gradi in classe.
«NESSUNA EMERGENZA»
«Abbiamo appena effettuato un sopralluogo con i nostri tecnici in 27 scuole, dopo aver ricevuto 7 segnalazioni relative a problemi di riscaldamento» spiega Suppo. Si tratta dell’Alfieri, del Guarini, del Natta, del Copernico Luxemburg, dello Zerboni, del Buniva e del Casale. Queste si sommano però alle decine di segnalazioni effettuate nei giorni scorsi da parte di molti studenti: «A protestare sono circa 500, ma va considerato che gli alunni delle nostre 150 scuole sono 98mila» sottolinea il vicesindaco. «Inoltre - aggiunge - non stiamo parlando di intere scuole al freddo ma soltanto di qualche classe o di zone specifiche in cui le temperature sono un po’ più basse: all’Alfieri ad esempio abbiamo appena rilevato 19 gradi, al Majorana soltanto due classi su 25 sono fredde, al Plana una su 40, al Sommeiller ci segnalano problemi dopo le 16, al Galfer le basse temperature interessano soltanto la presidenza e la vicepresidenza, mentre al Natta, per quanto riguarda la palestra fredda, spetta alla scuola regolare il riscaldamento».
Il vicepresidente della Città Metropolitana di Torino, Jacopo Suppo
CASTELLAMEONTE AL GELO
Ci sono poi problemi più gravi, «come al Buniva di Pinerolo dove si è bucato un tubo», e soprattutto a Castellamonte. «A causa di una perdita nell’impianto del teleriscaldamento, il servizio è stato interrotto nella zona delle scuole cittadine» fanno sapere dal Comune, dopo la chiusura per il freddo della primaria Cognengo e le proteste degli studenti del liceo Faccio.
«Monitoriamo con molta attenzione ciò che è di nostra competenza» sottolinea Suppo che entra più nel dettaglio: «I dirigenti scolastici ci segnalano i problemi sulla piattaforma Factotum e la ditta Getec si occupa della gestione del calore attraverso 13 milioni di euro finanziati dalla Città Metropolitana annualmente. A questi interventi poi si aggiungono quelli dei nostri tecnici».
IL MAXI PIANO DELLA CITTA' METROPOLITANA
Per quanto riguarda le ristrutturazioni degli edifici scolastici invece, evidenzia il vicesindaco: «Abbiamo speso 16,5 milioni tra fondi React Eu e fondi nostri, per effettuare recentemente interventi di efficientamento energetico dell’involucro al Gioberti, Alfieri, Cattaneo, Copernico Luxemburg, Cottini e Avogadro, a Torino, allo Juvarra a Venaria e all’Amaldi-Sraffa a Orbassano. Certo - conclude con un po’ di amarezza - ci saremmo aspettati più fondi del Pnrr destinati alle nostra scuole».
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