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L'ANNIVERSARIO

Tanti auguri televisione. L’invenzione di Torino festeggia settant’anni

Il 3 gennaio 1954 la prima trasmissione condotta da Mike Bongiorno. E Torino la tv l’ha sviluppata: ecco perché

Tanti auguri televisioneL’invenzione di Torino festeggia settant’anni

Tanti auguri televisione

Di lei anni fa dicevano: «Con internet andrà in pensione». E poi ancora: «Con gli smartphone, chi la guarderà più?». E invece “lei” è ancora qui. Nei nostri salotti, nelle nostre camere da letto. E di traslocare in soffitta a impolverarsi non ne ha voglia. Anzi, proprio oggi compie 70 anni. Ma chi è “lei”? La televisione, ovviamente. La tv, la tele, ognuno la chiama un po’ come gli pare. Resistente alle mode di passaggio e ai vorticosi cambiamenti tecnologici, se prima doveva guardarsi dal Pc e dal web ora sgomita per trovare, nella giornata di ognuno di noi, un posto accanto agli onnipresenti smartphone. Eppure “lei” c’è sempre e quella di oggi è una data storica: perché il 3 gennaio 1954, la tv venne accesa per la prima volta. Erano le 11 del mattino e il canale - il solo all’epoca - era Programma Nazionale, antesignano di Rai 1.

La “tele” torinese
Una storia lunghissima, quella di “mamma tv”, iniziata proprio nella nostra Torino. Perché il capoluogo piemontese è uno dei padri nobili della televisione. Nel 1924, l’inaugurazione del Centro di produzioni Rai di via Verdi (che dal ‘93 ospita il Museo della Radio e della Televisione), poi tra il 1928 e il 1929 l’Eiar, Ente italiano audizioni radiofoniche, con sede prima in via Bertola poi in via Arsenale iniziava i primi esperimenti di trasmissione delle immagini. Negli stessi anni era entrata in funzione sul colle dell’Eremo la stazione di Torino, su un terreno di 9mila metri quadrati di proprietà dell’Eiar, con due torri in ferro alte 80 metri costruite dalle Officine Savigliano. Stazione collegata con un fascio di linee telefoniche di 6 chilometri all’auditorio del palazzo della Sip, in via Bertola.

3 gennaio 1954: il debutto della tv
Complice la Seconda guerra mondiale, ogni esperimento si interruppe per un decennio. Fino al 3 gennaio 1954. Su Programma Nazionale, Fulvia Colombo annunciava: «La Rai, Radiotelevisione Italiana inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive». Il primo programma fu “Arrivi e partenze” e a condurlo c’era un giovane presentatore che a Torino aveva vissuto, studiato e persino fatto la guerra: Mike Bongiorno.

I torinesi della tv
Ma il Mike nazionale non è stato l’unico torinese - seppure di adozione - a legare il suo nome alla tv. Il numero di personaggi nati o cresciuti sotto la Mole che hanno fatto la storia della televisione è interminabile e non bastano queste righe per elencarli tutti. Spiccano Piero Angela, Paola Barale, Piero Chiambretti, Antonella Elia, Luciana Littizzetto, Erminio Macario, Gianni Minà, Alba Parietti, Rita Pavone, Simona Ventura. Per conoscere fino in fondo lo stretto legame tra la tv e Torino c’è il saggio “La tele a Torino”, scritto da Aldo Dalla Vecchia per Buendia Books. In conclusione, non ci resta che dire: «Tanti auguri, televisione». O come avrebbe detto il “torinese” Mike: «Allegria!».

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