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Sicurezza

Ammazzato con un cacciavite, dopo 6 mesi rispunta il dormitorio abusivo

La lite alle arcate delle Porte Palatine per una piazzola sembra solo un ricordo

clochard porte palatine

Tornano i clochard alle Porte Palatine

Ucciso a tarda sera a colpi di cacciavite, tra materassi, cuscini e cartoni di Tavernello. In mezzo a quelle arcate, a due passi dalle Porte Palatine, che da sempre fanno rima con dormitori, degrado e insicurezza. Una lite (forse una delle tante passate inosservate) sfociata in un omicidio, commesso in corso Regina Margherita all’angolo con via XX Settembre.

Con un senzatetto di 30 anni circa a farne le spese, ammazzato da un altro clochard, un uomo di 61 anni marocchino con permesso di soggiorno spagnolo. Si contendevano il posto per dormire, che da queste parti non è certo una novità.
Giorno e notte i barboni occupano le arcate con materassi e coperte. Nell’indifferenza di tutti. «Perché sono abbastanza nascosti dai giacigli e dai bastioni e nessuno li vede» così un commerciante di zona, indicando la zona incriminata.

Ritorno alle origini

Dopo l’omicidio la situazione si è apparentemente tranquillizzata, ma è bastato lo scorrere delle lancette per tornare a rivedere le stesse (terribili) scene di sempre. E alle spalle delle Porte Palatine i clochard sono tornati a mettere le tende. Sbirciando tra le arcate, a sei mesi di distanza da quel delitto, si potranno notare i ripari di fortuna di alcuni barboni. In pochi metri quadrati c’è tutto quello che serve a questi senzatetto. Qualche coperta, i cuscini e vestiti sparsi un po’ ovunque. Poi le ciabatte, la valigia e qualche avanzo di cibo.

Nel caso specifico, la zona contesa è quella in cui gli ambulanti del vicino mercato ricoverano i loro banchetti al termine della giornata di lavoro. Numerosi materassi arrotolati sono spuntati anche vicino agli alberi della collinetta del parco affacciato sulle Porte Palatine. È stato completamente ripulito, invece, il cavedio centrale che si era trasformato in una vera e propria discarica piena di siringhe, vecchi vestiti, lattine di birra e bottiglie rotte.

«Provvedimenti»

Ma anche in questo caso le pulizie hanno spesso i giorni contati e durano lo spazio di un weekend. «Speriamo che il Comune faccia qualcosa per risolvere questa situazione» commentano i pochi frequentatori dell’area verde. Un dramma sfociato dopo anni di silenzi, secondo il capogruppo di Fdi della Circoscrizione 7 Patrizia Alessi. «Questa è la prova che nemmeno dopo un omicidio siamo riusciti a risolvere questa criticità - attacca Alessi -. Quel “dormitorio” è pericoloso. I senzatetto litigano per i pochi posti disponibili e la tragedia è sempre dietro l’angolo».

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