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Il traforo del Frejus chiuso da agosto costa milioni alle Ferrovie italiane. E la riapertura...

La linea per Parigi è interrotta da mesi a causa di una frana in Francia, nella Maurienne

Traforo ferroviario del Frejus

Traforo ferroviario del Frejus

Otto milioni di euro di perdite al mese, per un totale che già è di 40 milioni di euro ed è inevitabilmente destinato a salire ancora di molto.

Queste le conseguenze per il gruppo Fs della chiusura del tunnel del Frejus, ad agosto scorso, con la conseguente sospensione a tempo indeterminato della linea ferroviaria Milano-Torino-Parigi. Chiusura dovuta a una frana nella valle della Maurienne, sul versante francese della linea.

«Si tratta di 5 milioni di perdite al mese per il comparto merci e 3 milioni per quello passeggeri per un totale di 8 milioni di perdite al mese, pari a 40 milioni di perdite negli ultimi cinque mesi» ha spiegato il Chief International Officer di Fs, Carlo Palasciano, ai giornalisti a margine di un evento.

Per il comparto merci il gruppo Fs ha quantificato una mancata circolazione di 376 treni al mese. Per quanto riguarda il lato passeggeri, il Frecciarossa Milano-Parigi operava quattro collegamenti al giorno. In totale, si sono già persi altri 120 treni.
Un danno importante, che oltretutto non tiene conto di quelli patiti dalle aziende costrette a ricorrere alla gomma per trasportare le proprie merci (con conseguente aumento dell’inquinamento). E un danno che oltretutto è destinato ad aumentare, visto che al momento non è neanche ben chiaro quando riaprirà la linea: la stima più ottimistica parla di questa estate ma in realtà c’è anche chi ipotizza che ci vorrà ancora ben più di un anno.

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