l'editoriale
Cerca
L'ANALISI
24 Febbraio 2024 - 07:30
Mentre Tavares guadagna 23 milioni di euro all’anno, a Mirafiori la produzione delle 500 elettriche cala vertiginosamente. Se continuasse la cassa integrazione per tutto il 2024, già protratta fino a fine marzo, e se la produzione rimanesse come quella attuale, ossia di 230 auto al giorno, circa il 30% in meno di quella dello scorso anno, a fine 2024 uscirebbero dallo stabilimento di corso Tazzoli «non più di 50mila vetture». A confermarlo è il segretario generale della Fiom di Torino, Edi Lazzi. «E la tendenza è a scendere, non a salire» commenta il referente della Fiom a Mirafiori, Gianni Mannori. Numeri che di certo non sono sufficienti a garantire il mantenimento della fabbrica in cui è nata la Fiat.
«A Mirafiori bisogna produrre almeno 200mila vetture all’anno affinché possa sostenersi» spiega Gianmarco Giorda, direttore generale di Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica) che partecipa al tavolo ministeriale per trovare una soluzione per risollevare la produzione. «E’ necessario produrre un nuovo modello che permetta di aumentare i volumi» sottolinea Giorda. Appena qualche giorno fa si è parlato del marchio cinese Leapmotor, dal 2023 posseduto al 20% da Stellantis, che potrebbe avviare la produzione di 150mila utilitarie low cost cinesi nello storica fabbrica di Mirafiori.
Per approfondire leggi anche:
«Sappiamo che il governo sta cercando di attirare un secondo produttore, ed è giusto aprire i mercati» commenta il direttore di Anfia che si dice speranzoso in una ripresa delle vendite delle auto elettriche. «Chi vuole comprare un’auto elettrica sta attendendo gli incentivi all’acquisto che dovrebbero arrivare a marzo. Una volta che saranno in vigore ci attendiamo un rimbalzo positivo nelle vendite». «Certo - aggiunge Giorda - per l’Europa non fa ben sperare il fatto che in Germania gli incentivi siano stati tolti a gennaio, quando invece sono necessari per accompagnare la transizione elettrica imposta dalla Comunità europea».
Per approfondire leggi anche:
Il calo produttivo a Mirafiori ha un riverbero importante su tutta la filiera dell’automotive torinese e italiana quanto mai in crisi a seguito della transizione “green”. «Nel tavolo ministeriale stiamo discutendo un piano di sostegno al settore della componentistica per aiutare le aziende a essere più forti e a trovare sbocchi anche in ambiti diversi da quelli dell’auto».
Gianmarco Giorda, direttore generale dell'Anfia
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..