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IL CASO
28 Febbraio 2024 - 20:21
Una fabbrica Tesla a Torino come alternativa a Stellantis per rilanciare la produzione dell'automotive in crisi a Mirafiori? Al momento è solo un sogno. Anche se il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che il governo ha iniziato un'interlocuzione con produttori di auto di vari paesi, tra cui la statunitense Tesla di Elon Musk, e con altri produttori "orientali", per avere in Italia una seconda casa automobilistica.
Lo ha detto in un'audizione alla Commissione Attività produttive della Camera, all'indomani delle dichiarazioni del numero uno di Byd, il colosso cinese dell'automotive, che ha ammesso di aver ricevuto dal governo la richiesta di investimenti nel nostro Paese.
Il ministro ha poi fatto sapere che "anche in Italia sin dall'inizio della legislatura, nella necessità di rafforzare nel nostro paese, stiamo lavorando per creare le condizioni affinché un nuovo investitore possa localizzarsi nel nostro paese, così da avere almeno una seconda casa automobilistica che possa far carico dell'esigenza di contribuire a salvaguardare e rafforzare l'indotto".
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Urso ha affermato che "l'ecosistema nazionale è molto favorevole in termini di componentistica, design, ricerca e tecnologie, fattori che hanno favorito il dialogo con produttori esteri interessati ad approcciare i mercati europei. Si tratta di case automobilistiche che al momento non producono in Europa, ma che guardano con interesse al nostro mercato, consapevoli anche che l'Europa dovrà necessariamente tutelare il mercato interno dalla concorrenza sleale con misure commerciali, come stanno facendo gli Stati uniti, e con misure industriali, come dobbiamo assolutamente fare nel nostro continente".
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