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L'INIZIATIVA

L'Elon Musk italiano difende la Terra dagli asteroidi con un satellite in miniatura "Made in Torino"

Il patron di Tyvak, Marco Villa, si è formato in SpaceX prima di aprire la sua azienda nella nostra città

L'Elon Musk italiano difende la Terra dagli asteroidi con un satellite torinese da 10 milioni

Dalla direzione dei voli commerciali Dragon di “Space X” di Elon Musk all’apertura di un’azienda di nanosatelliti a Torino, passata da 3 a 64 dipendenti in appena otto anni. Era il 2013 quando Marco Villa, dopo una carriera negli Stati Uniti alla "corte" di Musk, ha deciso di mettersi in proprio e fondare la Tyvak Nano-Satellite System, Inc. a Irvine in California, per poi approdare a Torino nel 2015 con la Tyvak International, un maxi stabilimento in via Orvieto 19, dove si realizzano progetti da milioni di euro. Ne è costato circa 10 infattiè nato il nanosatellite “Milani”, appena consegnato dagli amministratori delegati di Tyvak Intenazional all’Agenzia Spaziale Europea (Esa) nell’ambito della missione spaziale Hera.

«Nel 2015 eravamo tre dipendenti, me compreso, ora siamo in 64» dice con un motto di orgoglio l’amministratore delegato di Tyvak International, Fabio Nichele, 39 anni, nato a Genova ma torinese d’adozione. «Abbiamo vinto una competizione della Comunità Europea per realizzare una difesa interplanetaria con tecnologie miniaturizzate - ricorda l’amministratore delegato -, e il progetto Milani ha permesso a questa società di crescere ancora, aggiungendo 11 dipendenti».

Torna indietro di due decenni invece Ian Carnelli, il responsabile del progetto “Hera” dell’Agenzia Spaziale Europea Esa: «Vent'anni fa abbiamo deciso di studiare come difendere la terra dall'impatto di asteroidi e nessuno avrebbe mai pensato che saremmo riusciti a costruire questo nanosatellite in soli 4 anni. Per i giovani ingegneri - sottolinea guardando i tanti ragazzi presenti in sala - aver partecipato a questo progetto è un sogno che si realizza. Perché siamo di fronte a una pagina storica dell’aerospazio mondiale».

Una simulazione del nanosatellite Milani intento a mappare l'asteroide. Partirà a ottobre e in due anni dovrebbe raggiungere l'asteroide Didymos per effettuare le analisi di materia

La sonda Dragon Space-X con Elon Musk a cui ha lavorato Marco Villa prima di fondare Yyvak

«Per la prima volta nella storia siamo in grado di influenzare un fenomeno naturale (le asteroidi) che non siamo mai riusciti a evitare, e Milani apre la strada a un modo del tutto nuovo di fare scienza» commenta Franco Ongaro, ex Esa e capo della divisione spazio di Leonardo, l’azienda torinese che ha realizzato i pannelli solari per la missione Hera e componenti per la sonda Dart che si è schiantata sull’asteroide Didymos deviandone la direzione.

Durante l'incontro è stata consegnata una targa ad Alice Milani, figlia dell'astrofisico Andrea Milani scomparso nel 2018 a cui è stato dedicato il nanosatellite Tyvak. 

Alla presentazione del cubesat Milani ha partecipato anche l’assessore regionale all’Innovazione Andrea Tronzano: «Questo nuovo satellite rappresenta bene le nuove traiettorie di sviluppo sull’aerospazio per Torino: l’obiettivo è che i giovani, dopo lo studio, restino qui a lavorare».

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