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L'INIZIATIVA
15 Marzo 2024 - 11:43
Dalla direzione dei voli commerciali Dragon di “Space X” di Elon Musk all’apertura di un’azienda di nanosatelliti a Torino, passata da 3 a 64 dipendenti in appena otto anni. Era il 2013 quando Marco Villa, dopo una carriera negli Stati Uniti alla "corte" di Musk, ha deciso di mettersi in proprio e fondare la Tyvak Nano-Satellite System, Inc. a Irvine in California, per poi approdare a Torino nel 2015 con la Tyvak International, un maxi stabilimento in via Orvieto 19, dove si realizzano progetti da milioni di euro. Ne è costato circa 10 infattiè nato il nanosatellite “Milani”, appena consegnato dagli amministratori delegati di Tyvak Intenazional all’Agenzia Spaziale Europea (Esa) nell’ambito della missione spaziale Hera.
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«Nel 2015 eravamo tre dipendenti, me compreso, ora siamo in 64» dice con un motto di orgoglio l’amministratore delegato di Tyvak International, Fabio Nichele, 39 anni, nato a Genova ma torinese d’adozione. «Abbiamo vinto una competizione della Comunità Europea per realizzare una difesa interplanetaria con tecnologie miniaturizzate - ricorda l’amministratore delegato -, e il progetto Milani ha permesso a questa società di crescere ancora, aggiungendo 11 dipendenti».
Torna indietro di due decenni invece Ian Carnelli, il responsabile del progetto “Hera” dell’Agenzia Spaziale Europea Esa: «Vent'anni fa abbiamo deciso di studiare come difendere la terra dall'impatto di asteroidi e nessuno avrebbe mai pensato che saremmo riusciti a costruire questo nanosatellite in soli 4 anni. Per i giovani ingegneri - sottolinea guardando i tanti ragazzi presenti in sala - aver partecipato a questo progetto è un sogno che si realizza. Perché siamo di fronte a una pagina storica dell’aerospazio mondiale».
Una simulazione del nanosatellite Milani intento a mappare l'asteroide. Partirà a ottobre e in due anni dovrebbe raggiungere l'asteroide Didymos per effettuare le analisi di materia
La sonda Dragon Space-X con Elon Musk a cui ha lavorato Marco Villa prima di fondare Yyvak
«Per la prima volta nella storia siamo in grado di influenzare un fenomeno naturale (le asteroidi) che non siamo mai riusciti a evitare, e Milani apre la strada a un modo del tutto nuovo di fare scienza» commenta Franco Ongaro, ex Esa e capo della divisione spazio di Leonardo, l’azienda torinese che ha realizzato i pannelli solari per la missione Hera e componenti per la sonda Dart che si è schiantata sull’asteroide Didymos deviandone la direzione.
Durante l'incontro è stata consegnata una targa ad Alice Milani, figlia dell'astrofisico Andrea Milani scomparso nel 2018 a cui è stato dedicato il nanosatellite Tyvak.
Alla presentazione del cubesat Milani ha partecipato anche l’assessore regionale all’Innovazione Andrea Tronzano: «Questo nuovo satellite rappresenta bene le nuove traiettorie di sviluppo sull’aerospazio per Torino: l’obiettivo è che i giovani, dopo lo studio, restino qui a lavorare».
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