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IL COLLOQUIO

Lo Russo e la “chiusura” di Conte al Pd in Piemonte: «C’è ancora spazio per discutere, non credo che gli elettori piemontesi capirebbero la rottura»

Il sindaco sulla possibilità di una riapertura del dialogo con M5S. E arriva anche l’appello della sfidante di Cirio, Gianna Pentenero: «Divisi quasi impossibile vincere»

Lo Russo e la “chiusura” di Conte al Pd in Piemonte: «C’è ancora spazio per discutere, non credo che gli elettori piemontesi capirebbero la rottura»

Confermando la propria «soddisfazione» per la scelta di Gianna Pentenero come sfidante di Alberto Cirio alle prossime Regionali, l’auspicio del sindaco Stefano Lo Russo, a meno di novanta giorni dalle elezioni, resta quello di riuscire ancora ad allargare il campo, meglio, «il perimetro della coalizione» con quei partiti che «si riconoscono nei valori fondativi del centrosinistra». A partire da Azione e Italia Viva, innanzitutto, ma senza escludere la possibilità di un ripensamento da parte del Movimento 5 Stelle. Così, se Giuseppe Conte ha chiuso le porte dell’alleanza almeno in Piemonte, Stefano Lo Russo non sembra voler rinunciare anche all’ipotesi, ad oggi, più lontana. Se non impossibile.

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Grossa coalizione
«Credo che la condizione del cosiddetto “campo largo”, cioè un accordo che includa anche oltre alle forze classiche del centrosinistra, le forze moderate e centriste di Azione e Italia Viva sia uno sforzo che vada perseguito. Così come quello di avere una coalizione che includa anche il Movimento 5 Stelle in un'ottica di un fronte comune contro un centrodestra che, invece, da questo punto di vista è una coalizione già definita» spiega il primo cittadino. E nel frattempo dai microfoni di “Un giorno da Pecora” su Radio Rai arriva l’appello di Gianna Pentenero. «Mi auguro che si possa essere insieme, insieme si fa più strada che da soli. «Sabato ho fatto appello al Movimento 5 Stelle senza alcuna risposta. Ne faccio nuovamente un altro: superiamo i personalismi, qualora ci fossero: io sono disponibile a farlo» ha aggiunto Gianna Pentenero, lasciando la partita ancora aperta.

Prima il programma
Resta da capire, però, quali possano essere i punti di contatto tra due forze politiche che, almeno all’ombra della Mole Antonelliana, non hanno mai trovato intese. «Queste cose si fanno sulla base di contenuti e di un'autentica volontà di trovare un punto di sintesi, con spirito positivo e non certamente con veti su questo o l'altro esponente politico». Ed ecco la prima condizione. «Se sarà così io sono, ovviamente, la persona più contenta come esponente del centrosinistra». Secondo Lo Russo, inoltre, il Movimento 5 Stelle di oggi rispetto a quello che vinse le elezioni a Torino nel 2016 «ha subito una profondissima mutazione». Da forza «dichiaratamente e orgogliosamente antisistema, si è trasformata nell'arco degli anni di governo della Città e del Paese in una forza politica che si è confrontata con la realtà. Dentro questa cornice di profonda mutazione, si è sviluppata la possibilità di costruire coalizioni politiche dentro il perimetro del centrosinistra». Ed è proprio sull’onda della «discontinuità» che potrebbero ricucirsi i rapporti. «Mi sembra di poter dire che, oggi, l'attitudine anche a costruire coalizioni rappresenti il principale motivo di discontinuità rispetto alla nascita del Movimento 5 Stelle quando, invece, qualunque tipo di accordo elettorale veniva definito a prescindere: “inciucio”. Mi sembra che l'evoluzione sia nei fatti». Dentro questa cornice, però, «per quanto riguarda il piano locale ovviamente prendo atto delle parole del presidente Conte, che attribuisce alla nostra amministrazione una discontinuità rispetto alle azioni del Movimento 5 Stelle. Io, ovviamente non mi sono candidato in continuità col precedente mandato e, quindi, ritengo coerente questa analisi. Un pochino difficile da comprendere, per lo meno per me e i miei limitati mezzi, come questioni estremamente specifiche che riguardano solo Torino possano invece essere stese a ragionamenti di coalizione sul Piemonte, che va dal Lago Maggiore alla Liguria. Se poi queste queste convergenze non sono possibili, si prende atto e ciascuno si assume le sue responsabilità». 

Grossa coalizione
«Credo che la condizione del cosiddetto “campo largo”, cioè un accordo che includa anche oltre alle forze classiche del centrosinistra, le forze moderate e centriste di Azione e Italia Viva sia uno sforzo che vada perseguito. Così come quello di avere una coalizione che includa anche il Movimento 5 Stelle in un'ottica di un fronte comune contro un centrodestra che, invece, da questo punto di vista è una coalizione già definita» spiega il primo cittadino. E nel frattempo dai microfoni di “Un giorno da Pecora” su Radio Rai arriva l’appello di Gianna Pentenero. «Mi auguro che si possa essere insieme, insieme si fa più strada che da soli. «Sabato ho fatto appello al Movimento 5 Stelle senza alcuna risposta. Ne faccio nuovamente un altro: superiamo i personalismi, qualora ci fossero: io sono disponibile a farlo» ha aggiunto Gianna Pentenero, lasciando la partita ancora aperta.

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