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Al ritorno dalle vacanze un altro problema: chiude il Monte Bianco

Traffico: inevitabili ripercussioni sulla Torino-Bardonecchia, sul Frejus e sulla tangenziale

Al ritorno dalle vacanze un altro problema: chiude il Monte Bianco

Al ritorno dalle vacanze un altro problema: chiude il Monte Bianco

Come se non bastassero i guai delle strade piemontesi, all’orizzonte si profila un problema in arrivo dalla Valle d’Aosta. Il 2 settembre infatti chiuderà al traffico il traforo del Monte Bianco, con le inevitabili ripercussioni sulla Torino-Bardonecchia che diventerà, per forza di cose, l’autostrada obbligata per andare in Francia soprattutto per i mezzi pesanti. Un aumento di traffico che oltretutto rischia di avere ripercussioni anche sulla tangenziale di Torino e, ovviamente, sulla Torino-Aosta.

Un problema destinato a non avere durata breve: il programma delle chiusure infatti specifica che il tunnel resterà off limits fino al 16 dicembre. In pratica, tre mesi e mezzo durante i quali il traffico tra Italia e Francia sarà oltremodo complicato, visto che oltretutto anche i treni sono fermi a causa di una frana in territorio d’Oltralpe. Ne parliamo più diffusamente qui:

E se gli automobilisti possono magari pensare di transitare da statali e provinciali (ovviamente meteo permettendo, visto che la chiusura interessa anche mesi in cui potrebbe nevicare) discorso diverso è invece per i camionisti.

Una speranza arriva però da quanto avvenuto lo scorso anno: i lavori che inizieranno a settembre infatti sono solo una piccola parte dell’intervento di risanamento complessivo del traforo, iniziato nel 2023 e destinato a proseguire - con chiusura a singhiozzo - addirittura ancora 18 anni, con un impatto previsto del -5,4% sul Pil del Nord Ovest. Un anno fa però le ripercussioni sul traffico al Frejus furono meno brutali del previsto. Nel periodo di chiusura (16 ottobre-18 dicembre) effettivamente sull’A32 si contarono mediamente mille auto e 1.500 Tir in più al giorno che però si tradussero in code tutto sommato limitate: solo di mezzi pesanti e mediamente di una-due ore. La speranza è che anche quest’anno finisca allo stesso modo.

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