l'editoriale
Cerca
ondata di calore
13 Agosto 2024 - 12:33
Il caldo non molla e a Torino ci si rinfresca come si può
Il caldo comincia a uccidere. I dati del numero di decessi a Torino cominciano infatti a segnalare una salita anomala che dovrebbe essere dovuta proprio alla prolungata ondata di calore che ha colpito non solo il capoluogo ma tutta Italia.
A segnalarlo è Arpa Piemonte: «Nell’ondata registrata a cavallo tra luglio ed agosto (28 luglio-4 agosto) - spiegano dall’Agenzia regionale per l’ambiente - è stato osservato un eccesso significativo di mortalità rispetto alla media, da imputare quasi esclusivamente agli ultimi tre giorni di luglio». Nel dettaglio, dai sistemi informativi del Comune si evince che in quella settimana a Torino si sono celebrati 245 servizi funebri. La settimana precedente erano stati 212, quindi la differenza è di 33 morti in più. Numeri che restano alti anche in quella successiva, la prima settimana di agosto, con 233 defunti (con il 7 agosto come giorno più “nero” con 53 funerali). Per fare un ulteriore confronto, nella stessa settimana (28 luglio-4 agosto) nel 2023 si erano contati 201 morti mentre nel 2021 erano stati 209. Quindi numeri più alti di circa 40 unità ma che per fortuna restano ancora molto lontani da quelli del 2022, l’anno del “grande caldo”, quando i morti erano stati addirittura 416. La spiegazione di quel picco impressionante è semplice: nel 2022 il caldo estremo era cominciato con grande anticipo, con picchi elevati già a maggio, e la lunga esposizione al calore aveva finito con il fare strage soprattutto tra gli anziani.
E anche «nel 2024, a Torino, è stato possibile confermare questa relazione tra alte temperature e mortalità nella popolazione residente over65 - spiegano ancora da Arpa -. Gli studi epidemiologici confermano che le ondate di calore hanno un impatto significativo sulla salute della popolazione residente, in particolare sulla mortalità della popolazione anziana». È stato dimostrato, infatti, che le alte temperature hanno un effetto relativamente immediato sulla mortalità, con una latenza solitamente di 1-3 giorni tra il verificarsi di un rapido innalzamento della temperatura e un successivo aumento del numero di decessi.
A Torino è quindi lecito attendersi ancora, nei prossimi giorni, una mortalità più elevata rispetto alla norma, con numeri che dovrebbero poi tornare alla normalità solo qualche giorno dopo il ritorno delle temperature a livelli più miti. I consigli, soprattutto per gli anziani restano quindi i soliti di questo periodo dell’anno: idratarsi molto, evitare di uscire di casa e di fare attività sportiva nelle ore più calde, cercare di “rifugiarsi” in locali climatizzati (se non si ha l’aria condizionata a casa, possono essere utili i centri anziani o anche solo i centri commerciali). E ovviamente chi può “scappi” in montagna, dove le temperature sono più miti, ma facendo comunque attenzione a evitare l’esposizione diretta al sole negli orari più caldi.
Ma, segnala Arpa, a soffrire per il caldo non sono solo le persone ma anche i ghiacciai. «A partire dall’8 agosto il transito sul Piemonte di una massa d’aria di origine nordafricana ha determinato un incremento di temperature, più sensibile in quota, con valori al di sopra della media del periodo. In particolare, nella giornata di sabato 10 agosto, il radiosondaggio di Cuneo Levaldigi ha riportato uno zero termico di 5.206 metri, valore di poche decine di metri inferiore al record del 2015 di 5.296 metri. Il direttore generale dell’Agenzia, Secondo Barbero, e alcuni tecnici il 9 agosto scorso sono stati a Capanna Margherita. «Qui - spiega Secondo Barbero - si può osservare che l’abbondante copertura nevosa ancora presente alle alte quote si sta trasformando e riducendo rapidamente liberando grandi quantità di acqua di fusione; il ghiaccio libero dalla neve risulta esposto a forte fusione, contribuendo alla riduzione delle masse glaciali».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..