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La denuncia
31 Agosto 2024 - 16:55
Spintoni e pugni, seguiti dai calci alla testa e alla schiena quando è finito a terra sotto il peso delle botte che stava prendendo. Solo perché ieri sera quel 55enne aveva "osato" dire a quelle persone di allontanarsi dall'area cani di via Cigna, vicino a quel parco Sempione ritornato il regno di spacciatori e clienti: «Non è più un parco pubblico ma un luogo di illegalità da cui i cittadini normali sono costretti a star fuori. E, se ci entrano, vengono pestati» denuncia Verangela Marino, consigliera della circoscrizione 6 per Fratelli d'Italia. È stata lei a rendere pubblico l'accaduto dopo che la vittima lo ha chiamato in lacrime per spiegare cosa gli fosse successo: «Stamattina l'ho convinto a fare denuncia e a farsi medicare al Giovanni Bosco: oltre alle contusioni in viso e alla schiena, i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico e gli hanno dato una prognosi di cinque giorni. Almeno non ha le fratture in faccia che si temevano all'inizio».
L'aggressione risale alle 19 di ieri sera, venerdì 30 agosto. A quanto risulta, il 55enne era uscito per portare a spasso il cagnolino ed è andato nell'area cani all'angolo fra via Cigna e via Sempione: «Con il presidente Valerio Lomanto ci siamo impegnati tanto per spostare quello spazio più vicino alla strada - ricorda Marino - Volevamo che fosse più visibile e sicura, dopo che in passato c'erano state aggressione e una tentativo di violenza sessuale. Invece tossici e pusher hanno rotto o tranciato le reti per infilarsi e passare di lì per vendere e comprare droga. O direttamente a consumarla, come stavano facendo ieri sera davanti a tutti».
Sembra che la vittima del pestaggio abbia chiesto a quei tre uomini di spostarsi di qualche metro. In tutta risposta, loro hanno iniziato a insultarlo. Poi si sono avvicinati e lo hanno pestato a sangue: «Lui è poi riuscito ad allontanarsi e a tornare a casa - riporta ancora la consigliera - Mi ha chiamato piangendo e solo stamattina l'ho convinto a farsi medicare e a sporgere denuncia. È confuso e spaventati, ricorda poco: dice che probabilmente quei tre avevano una 40ina d'anni e che, se li avesse davanti, li riconoscerebbe. Speriamo che la polizia riesca a trovarli».
Marino lancia anche l'ennesimo appello alle istituzioni per risolvere il problema del parco Sempione: «Ormai la situazione è fuori controllo in quella zona, la gente non può entrare perché "dà fastidio" agli spacciatori. Una città come Torino non può più permettere una vergogna del genere. Ogni giorno stiamo assistendo a continue risse, minacce e aggressioni. E, come in questo caso, gli unici che ne fanno le spese sono gli stessi aggrediti: sindaco, prefetto e questore intervengano in modo risolutivo per evitare che nessun altro cittadino debba rischiare la propria incolumità semplicemente mentre si trova all'interno di un area cani, non più sicura né per lui né per il suo amico a quattro zampe».
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