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Salute
25 Settembre 2024 - 13:00
L'influenza è già arrivata
Influenza stagionale: arriva in anticipo
L'influenza stagionale quest'anno si è presentata prima del previsto, mentre la campagna di vaccinazione inizierà solo dalla metà di ottobre. Questo anticipo ha suscitato molte sorprese, specialmente le categorie più vulnerabili come anziani, bambini e persone con malattie croniche.
Contagi
Uno degli aspetti più insidiosi dell'influenza è che il contagio può avvenire anche prima della comparsa dei sintomi. Le persone infette iniziano a essere contagiose circa 36-48 ore prima di manifestare i segni della malattia, e possono continuare a trasmettere il virus fino a sette giorni dopo. Questo significa che individui apparentemente sani possono inconsapevolmente contribuire alla diffusione del virus. In particolare, i bambini piccoli, le persone con malattie gravi o un sistema immunitario indebolito possono rimanere contagiosi per periodi più lunghi, aumentando il rischio di trasmissione.
Come si trasmette l'influenza
L'influenza si diffonde principalmente attraverso le goccioline di saliva e muco emesse durante i colpi di tosse, starnuti o parlando a distanza ravvicinata. Tuttavia, il virus può sopravvivere per brevi periodi anche su superfici e oggetti, come maniglie, fazzoletti o rubinetti, rendendo possibile la trasmissione indiretta. È per questo che il virus si diffonde più facilmente in ambienti chiusi e affollati come scuole, uffici, mezzi pubblici
Sintomi influenzali: come riconoscerli
L'influenza si manifesta con sintomi piuttosto distintivi, di solito un esordio improvviso. Tra i più comuni troviamo febbre alta (tra 38 e 40°C), brividi, mal di testa e dolori muscolari diffusi, spesso descritti come la sensazione di "avere le ossa rotte". A questi si aggiungono sintomi respiratori come tosse secca, naso chiuso e mal di gola. In alcuni casi possono comparire anche disturbi gastrointestinali come nausea e crampi addominali. La malattia dura in media 3-4 giorni, ma la stanchezza e il senso di spossatezza possono durare anche per una o due settimane dopo la guarigione.
Chi è a rischio: le categorie più vulnerabili
Sebbene l'influenza sia generalmente una malattia decorso benigna, alcune categorie di persone sono più a rischio di sviluppo di complicazioni. Tra queste, anziani, bambini sotto i cinque anni, donne in gravidanza e persone con malattie croniche come il diabete, le malattie respiratorie o cardiovascolare. Per loro, le complicazioni più comuni includono bronchiti, polmoniti e l'aggravamento di condizioni preesistenti.
Come prevenire l'influenza
Per proteggersi dall'influenza è importante seguire alcune semplici ma fondamentali regole di igiene. Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone, coprire naso e bocca quando si lancia o starnutisce, ed evitare il contatto ravvicinato con persone malate sono tutte misure che aiutano a ridurre il rischio di contagio. Inoltre, è consigliabile aerare regolarmente gli ambienti chiusi e non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
La vaccinazione: il mezzo più efficace
La vaccinazione antinfluenzale rappresenta il metodo più sicuro ed efficace per prevenire l'influenza e le sue complicanze. Ogni anno, il vaccino viene aggiornato per proteggere contro i ceppi virali più diffusi. La protezione si sviluppa entro due settimane dalla somministrazione, quindi il periodo ideale per vaccinarsi va dalla metà di ottobre alla fine di dicembre, ma quest’anno l’influenza sembra arrivata prima, per cui è consigliabile proteggersi adeguatamente per arrivare sani alla vaccinazione. L'arrivo anticipato dell'influenza stagionale quest'anno rende ancora più urgente adottare misure preventive e sottoporsi alla vaccinazione. Seguendo le regole igieniche e ricorrendo poi alla vaccinazione, è possibile ridurre notevolmente la diffusione del virus, proteggendo se stessi e le persone più vulnerabili.
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