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IL REPORTAGE
09 Ottobre 2024 - 06:50
Davanti al civico 162 passeggiano due spacciatori. Subito dietro il portone ce ne sono altri, come delle guardie a presidio del fortino. E pensare che esattamente in quel punto, un anno fa, c’erano decine di poliziotti: «Hanno fatto il blitz, poi è tornato tutto come prima. Anzi, peggio» denunciano i residenti di corso Regina Margherita 162, a pochi passi dal Rondò della Forca e da Porta Palazzo. Uno dei “palazzi dello spaccio” di Torino, dove ci sono state botte, minacce, anche taniche di carburante versate sulle scale. E pure aggressioni agli agenti, un fatto che aveva portato addirittura Giorgia Meloni a manifestare lì davanti: «All’epoca era all’opposizione e c’era la campagna elettorale per le comunali. Adesso è al governo, faccia qualcosa».
Aggressioni e paura
Sono decenni che questo palazzo degli orrori e i suoi 120 appartamenti sono al centro delle cronache. Perché quei ballatoi, pieni di parabole e oggetti di ogni tipo, succede di tutto: il 4 ottobre 2021, durante un’assemblea di condominio, un residente di 36 anni è stato pestato a sangue da cinque persone (tra cui due minorenni). Calci, pugni e minacce come “Vedrai che adesso te ne starai tranquillo” e “vedrai cosa ti combiniamo qui”, riferendosi al suo alloggio: «Mi hanno perseguitato» riferisce ora il diretto interessato, che si è rivolto all’avvocato Vittoria Poddighe e ha sporto denuncia. E il 22 ottobre, a distanza di oltre tre anni, inizierà il processo per lesioni personali e stalking condominiale: «Finalmente potrò dire in tribunale che quella gente voleva uccidermi, sono vivo solo perché non sono riusciti nel loro intento».
Dopo quell’episodio c’è stato un blitz delle forze dell’ordine, aggredite da una ventina di persone “chiamate a raccolta” dallo spacciatore che stavano controllando. Per questo, pochi giorni dopo, sono arrivata in corso Regina molti esponenti del Centrodestra, tra cui Meloni, per chiedere più sicurezza.
Nulla dopo i blitz
Un anno fa, il 12 ottobre 2023, un nuovo blitz di polizia di Stato e polizia locale ha portato a 12 persone in questura per accertamenti, un arresto, 22 denunce per occupazione abusiva e furto di energia elettrica.
Durante l’operazione, a vedere con i suoi occhi, è arrivato anche il sindaco Stefano Lo Russo. Il quale, proprio ieri in radio, ha annunciato di aver incontrato il nuovo questore Paolo Sirna e di voler «rendere la città sicura e anche percepita sicura». I residenti di corso Regina sperano che si ricordi di loro: «Altrimenti questi blitz sono solo di facciata, visto che poi tutto torna come prima - si sfogano - Ci sono i “boss” del condominio che vogliono comandare a suon di botte e minacce. Intanto gli spacciatori hanno occupato di nuovo gli alloggi murati e qualcuno ha distrutto le telecamere che avevamo messo a protezione del palazzo. Sembra che la polizia non voglia più tornare ad aiutarci, tanto che non hanno arrestato neanche quello che ha buttato la tanica di gasolio».
Gli abitanti sono stanchi e lanciano una proposta: «Speriamo che le istituzioni facciano qualcosa, anche perché il condominio ha crediti per decine di migliaia di euro. E ora cade a pezzi, rischia di crollare il tetto». In effetti, ieri bastava fare due passi sulle scale per essere bagnati dalla pioggia che colava ovunque: «Perché il palazzo non viene rilevato dagli enti pubblici come quello del civico 158? Potrebbe diventare uno studentato o un palazzo Atc: l’importante è che venga recuperato e restituito alla collettività».
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