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Il furto

Col Range Rover per assaltare la farmacia. I titolari: «Basta, non ce la facciamo più»

Spaccata in piena notte: ora indagano i carabinieri

Col Range Rover per assaltare la farmacia. I titolari: «Basta, non ce la facciamo più»

«Basta, non ce la facciamo più: voglio raccogliere firme per chiedere sicurezza. Noi siamo un servizio pubblico, il sindaco ci deve proteggere da furti e spaccate».

Non riesce a trattenere la rabbia Giulia Stano, titolare insieme al fratello Luigi della farmacia Borgo Vittoria di via Chiesa della Salute 64. Dove, intorno alle 3 di questa notte, un commando di ladri ha sfondato la vetrina con un'auto e ha portato via migliaia di euro dal fondo cassa.

Sul colpo ora indagano i carabinieri, intervenuti stanotte dopo il colpo. Gli Stano sono appena andato a sporgere denuncia e a consegnare le immagini delle telecamere di videosorveglianza: «Sono impressionanti perché si vede tutta la scena - ripercorre la farmacista - La vecchia Range Rover, probabilmente rubata, ha dato una botta violentissima di muso. Poi, visto che non era riuscito a sfondare saracinesca e vetrata, il conducente l'ha girata ed è partito a tutta velocità in fortissima retromarcia, arrivando fino a metà negozio».

A quel punto i ladri sono scesi e hanno colpito nel giro di un attimo, scappando subito dopo a bordo della stessa auto: «Erano in quattro: hanno sollevato il vetro e sono andati diretti verso la cassa elettronica dietro il bancone. Sapevano esattamente dove fosse. Probabilmente ci avevano puntati, sapendo che in una farmacia c'è sempre bisogno di contanti: noi lasciamo sempre il fondo per tutta la giornata, c'erano poche centinaia di euro (e non 2-3mila come segnalato inizialmente, N.d.R.). Ma il vero problema sono i danni alla struttura, che saranno migliaia e migliaia di euro».

La dottoressa Stano stringe i pugni e ricorda che, due anni fa, aveva subito una spaccata simile: «Fa tanta rabbia, è un danno economico ma anche psicologico per noi, i dipendenti e i clienti. E per fortuna che abbiamo la possibilità di creare un ingresso dal retro, altrimenti avremmo dovuto tenere chiuso. In una situazione del genere viene voglia di trasferirsi in Svizzera, dove c'è più protezione».

Rincara la dose Carmela Ventra, consigliera della Circoscrizione 5: «La sicurezza dove sta? Quante belle parole ma a fatti siamo sempre messi peggio! In via Chiesa della Salute, prima del colpo alla farmacia, ci sono stati altri furti consumati e tentati: tanti negozi hanno ancora i vetri rotti, nonostante siano stati danneggiati mesi fa, probabilmente in attesa del prossimo tentato saccheggiamento. C'è chi non ha più fiducia e non è più tornato dopo i danni e le ferie». 
Di recente le spaccate e i furti sembrano tornati ad aumentare sia nelle case sia nei negozi, almeno stando a notizie e segnalazioni. Come quelli di due notti fa nella sede Emergency di corso Valdocco e del fine settimana nella villa del calciatore juventino Douglaz Luiz.
Ventra si concentra sulle difficoltà dei commercianti: «I costi da sostenere sono sempre maggiori, si aggiungono anche polizze assicurative che quasi mai coprono quello per cui sono pagate. E chi ci rimette è sempre quel lavoratore autonomo che decide di aprire la partita Iva, un po' per passione e un po' per necessità impelagato in burocrazie e costi sempre più onerosi. Ma i servizi dove sono?».
Se lo chiede anche la titolare della farmacia assaltata: «Noi siamo sempre di più un servizio pubblico, che sgrava i medici di base e i pronti soccorso. E cosa otteniamo in cambio? Che dobbiamo blindarci con sbarre di acciaio per non farci assaltare da gente che non ha paura e neanche niente da perdere. A una nostra dottoressa, in pieno giorno, hanno smontato l’auto parcheggiata qui nel nostro cortile. Ma dove siamo finiti? Così è peggio del Bronx, sono allucinata dal degrado in cui viviamo».
Stano conclude con un appello: «Sono arrabbiatissima, voglio raccogliere le firme per chiedere più sicurezza: pretendo protezione dalle forze dell'ordine e chiedo al sindaco di ripagarmi dei danni, visto il servizio pubblico che garantismo. O almeno mi permetta di blindare l'ingresso. So che è fantascienza ma qual è l'alternativa, dormire dentro la farmacia per proteggerci e rischiare di essere accoltellati?».

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