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Scontri a Torino, Meloni: «Certa politica smetta di giustificare queste violenze»

Le parole della premier dopo quanto successo in città. Nel mirino la sinistra e in particolare il Pd

Duro il commento di Meloni dopo gli scontri, anche contro la sinistra

Duro il commento di Meloni dopo gli scontri, anche contro la sinistra

Gli scontri alla manifestazione tra agenti feriti, Mole occupata e manifesti dei politici dati alle fiamme, hanno provocato la dura reazione delle istituzioni. In primis, da parte della premier Giorgia Meloni. «Abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze. Diversi agenti sono finiti al pronto soccorso a causa di ordigni e scontri. La mia solidarietà va a gli agenti feriti», afferma Meloni. Che poi aggiunge: «Spero che certa politica smetta di giustificare queste violenze e si unisca nella condanna di episodi così gravi e indegni». Durante il corteo torinese, è stato incendiato un manifesto con sopra il volto del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.

Duro il commento di un altro membro dell’esecutivo, Matteo Piantedosi: «Ancora una volta a Torino abbiamo assistito a intollerabili episodi di violenza, con i manifestanti che violando le prescrizioni della questura e cambiando percorso hanno tentato di raggiungere la prefettura. Stavolta non c'era il pretesto di altre iniziative in corso né soggetti cui contrapporsi ma a essere presi di mira sono stati i palazzi delle istituzioni e a essere aggrediti gli operatori di polizia. Agli agenti feriti la mia vicinanza e il mio apprezzamento per la loro professionalità e il loro equilibrio insieme agli auguri di pronta guarigione».

Interviene anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa: «A fronte del sacrosanto diritto di protesta assistiamo ancora una volta a gravissimi episodi di violenza e odio con diversi agenti delle forze dell’ordine rimasti feriti a Torino e atti intimidatori a Roma, Bologna e Milano contro il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il vicepremier Salvini, i ministri Bernini e Valditara e il presidente di Confindustria, Orsini». Commenta anche il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulé: «Gli episodi indecenti e intollerabili avvenuti in diverse città dicono che si è definitivamente superato qualsiasi limite di tolleranza». Al termine del corteo, sono 18 gli agenti feriti. Furibondi i sindacati di polizia. Le sigle Siulp, Fsp, Sap e Coisp annunciano una «mobilitazione immediata» dopo gli scontri. «E’ ora di dire basta - dichiarano i sindacati - a una politica incapace di proteggere chi ogni giorno mette la propria vita a rischio per garantire sicurezza e ordine». Anche il sindaco Lo Russo, nel tardo pomeriggio di ieri, ha commentato il corteo parlando di «scene intollerabili». E una ferma denuncia dell'accaduto arriva anche dal governatore Cirio: «Quanto accaduto oggi in piazza a Torino è inaccettabile. La democrazia riconosce a tutti il diritto di esprimere le proprie opinioni ma questi toni e queste violenze non sono accettabili e sono ciò che di più lontano esiste dal dialogo e dal confronto costruttivo».

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