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pinerolo
30 Novembre 2024 - 21:09
Luca Salvai e Liliana Segre
Prima la bandiera della Palestina sul balcone del palazzo comunale, poi il “no” alla cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Un doppio episodio che ha mandato nella bufera l’Amministrazione a 5 Stelle di Pinerolo, con in testa il sindaco Luca Salvai, segnando anche una spaccatura nel “campo largo”, visto che il Pd si è schierato con i partiti del centrodestra votando, invece, a favore del riconoscimento per la senatrice.
La mozione è stata presentata dal consigliere Dario Mongiello (lista civica di minoranza “Pinerolo Trasparente”), lo stesso che aveva segnalato al prefetto l’episodio della bandiera della Palestina portata sul balcone del municipio «dal sindaco di Pinerolo Luca Salvai con alcuni assessori e alcuni Pro Pal». Al voto, nonostante un emendamento approvato da tutti i capigruppo, la maggioranza ha bocciato la mozione. Da un lato, il sì - oltre che di Mongiello - di Pd, Fdi, Lega e pure di un consigliere dei 5 Stelle. Dall’altra, il no del resto dei grillini. Ed è scoppiata la bufera.
«Una certa sinistra preoccupa - è il commento del senatore piemontese della Lega Giorgio Maria Bergesio -: incredibile che un tema del genere divida la politica anziché unirla in nome dell’antisemitismo. L’auspicio è che certe decisioni non siano legate, così come leggiamo dai giornali, a posizioni ambigue da parte dell’amministrazione rispetto al mondo pro-Pal». «Restiamo senza parole di fronte a quanto accaduto a Pinerolo - le parole di Elena Maccanti, deputata della Lega - e siamo sconcertati dall’atteggiamento del sindaco Luca Salvai. Rimaniamo allibiti da certe prese di posizione su un tema, quello dell’antisemitismo, che dovrebbe vederci tutti uniti». Di «confusione tra la Shoah e la tragedia in corso a Gaza» parlano invece Gianna Pentenero, capogruppo Pd in Regione, e Monica Canalis, consigliera regionale Pd.
Insomma, tutti contro il sindaco che però non ci sta a fare da bersaglio. «Tacciare il M5s di Pinerolo o l’amministrazione tutta di antisemitismo e razzismo è una fesseria talmente grande che non necessita nemmeno di essere smentita - è la replica di Luca Salvai -. Mi chiedo ancora se anche la Corte dell’Aja viene tacciata di antisemitismo». Allineati con lui i consiglieri M5s di Pinerolo: «Affrontare il dibattito sul conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre con superficialità o piegarlo a logiche politiche di basso livello significa svilire il valore stesso del riconoscimento». La mozione «avrebbe potuto raccogliere un consenso unanime» ma «purtroppo il dibattito che ne è seguito ha rapidamente preso una piega strumentale. È apparso evidente che l’intento del consigliere di minoranza proponente fosse quello di attualizzare in modo forzato un tema così delicato, legandolo al conflitto attualmente in corso e utilizzandolo per dividere invece che per unire». «Per questi motivi, i consiglieri del M5s hanno ritenuto necessario votare contro la mozione, non per contrarietà al gesto simbolico in sé, ma per la totale mancanza di rispetto dimostrata durante il dibattito. La discussione, infatti, si è svolta in un clima di conflitto e strumentalizzazione, che non è stato all’altezza del prestigio e della delicatezza del tema, rendendo inopportuno procedere in quelle condizioni».
AGGIORNAMENTO 1 DICEMBRE ORE 9.25 - Il sindaco Luca Salvai ha appena affidato una articolata replica a un lungo comunicato stampa che riportiamo integralmente:
«In merito alla bocciatura della mozione che voleva conferire la Cittadinanza onoraria alla Sen. Liliana Segre, la narrazione semplicistica che si è diffusa a livello nazionale non ricostruisce la verità dei fatti e delle intenzioni mie e della maggioranza del Consiglio Comunale. Pensando alla mia storia politica, un’accusa neanche tanto velata di antisemitismo è, oltre che ridicola, palesemente falsa. Il voto della maggioranza consigliare non è stato contro la Senatrice Segre, ma contro l’ennesimo tentativo del consigliere della destra Dario Mongiello di strumentalizzare il dibattito politico. A chi ha seguito la seduta del consiglio Comunale del 28 novembre era evidente che la mozione proposta dal consigliere fosse finalizzata a usare il nome e la storia di una figura di assoluto rilievo come la Sen. Liliana Segre per proporre un'azione in contrasto con la posizione chiara e netta della maggioranza consigliare sul massacro in atto a Gaza. Una strumentalizzazione inaccettabile, che ha messo in relazione due eventi, entrambi gravissimi, avvenuti in contesti storico culturali estremamente diversi, la Shoah e l’attuale conflitto Israelo-Palestinese, ma che testimonia ancora una volta, che non è possibile esprimere una condanna per le azioni dello Stato di Israele senza essere tacciati di antisemitismo. Il conferimento della cittadinanza onoraria è un atto simbolico di grande importanza, poiché chiama in causa personalità e temi che toccano corde profonde nella storia e nella coscienza del nostro Paese. Affrontarlo con superficialità o piegarlo a logiche politiche di basso livello significa svilire il valore stesso del riconoscimento. Non è un caso che tutti i gruppi consigliari abbiano chiesto il ritiro della mozione. Tutti. Nel corso del Consiglio Comunale ho ringraziato il gruppo consigliare del PD per aver cercato di ricondurre la discussione sul corretto piano politico - è esemplare il discorso del Consigliere Luca Barbero – ma ho confermato la mia contrarietà a una mozione che nasceva da presupposti errati, ritenendo che la figura di Liliana Segre e il suo straordinario contributo alla nostra società meritino ben altro rispetto e serietà. Un’opinione condivisa dalla quasi totalità della maggioranza. In merito alla risonanza che questa triste vicenda ha avuto a livello nazionale e che dà un’immagine di Pinerolo come una città in mano a fascisti antisemiti, chi ci accusa di antisemitismo non conosce le nostre storie personali e politiche, né l'impegno che l’Amministrazione di Pinerolo ha sempre profuso sulle tematiche dell'accoglienza, dell'inclusione, della solidarietà. La politica troppo spesso si gioca sui media e segue dinamiche comunicative che come in questo caso sfuggono di mano. Spiace che qualcuno che ben ci conosce, per pura opportunità politica, segua le dinamiche innescate dal Consigliere Mongiello anziché riportare la discussione sul binario giusto».
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