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Il protocollo

Bulli e baby rapinatori possono "ricominciare" con teatro e ripetizioni

Firmato ieri in comune l’accordo per la giustizia riparativa: ecco di cosa si tratta

I bulli e i baby rapinatori possono "ricominciare" con teatro e ripetizioni

«C’è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce». Così, con un verso del cantautore Leonard Cohen, viene presentato il rinnovo di “Ricominciamo”: ieri Città di Torino, polizia locale, Procura dei minorenni e associazione Asai hanno firmato il nuovo accordo per la giustizia riparativa, che durerà altri due anni e porterà percorsi di prevenzione e rieducazione per contrastare la devianza minorile.

Il punto di partenza sono i minorenni che hanno commesso reati, dal bullismo a furti e rapina, passando per il cosiddetto “revenge porn”. L’obiettivo del protocollo è offrire un percorso di educazione alla legalità, coinvolgerli in attività riparatorie e favorendo il dialogo fra vittime e autori del reato: come spiegato dal presidente Francesco Caligaris, i volontari di Asai e gli educatori della cooperativa Terremondo seguono circa 40 ragazzi l’anno e propongono laboratori di teatro, musica e giocoleria, animazione con bambini, accompagnamento allo studio, cura degli spazi pubblici, accudimento di persone e animali. E si aggiungono incontri nelle scuole.

«Attraverso le tante attività che la polizia locale mette in campo, anche con il Nucleo di Prossimità, sappiamo quanto tutto ciò sia fondamentale per prevenire i reati ed educare i giovani a responsabilità e legalità» commenta l’assessore comunale alla Sicurezza, Marco Porcedda. Aggiunge la vicesindaca Michela Favaro: «Questo protocollo si inserisce nel nostro più ampio impegno alla costruzione di una città più inclusiva e sicura».

Conclude Emma Avezzù, procuratrice per i minorenni del Piemonte: «Dalla prima sperimentazione del 2009, abbiamo creato una rete che ci copiano anche altre città e che considera il reato anche come un’opportunità per riflettere e per riparare al danno arrecato».

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