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Parla l'assessore alla Sanità Riboldi

Una pioggia di miliardi sulle Asl, ma 300mila piemontesi rinunciano alle cure

Pianificazione triennale e innovazione per garantire sostenibilità e accesso equo alla sanità pubblica

Una pioggia di miliardi sulle Asl, ma 300mila piemontesi rinunciano alle cure

L'assessore Riboldi

`Saranno 9,488 miliardi di euro (+78 milioni) per l’anno 2025, 9,535 miliardi (+ 47 milioni) per il 2026 e 9,559 miliardi (+23 milioni), le risorse previste per il prossimo triennio alle Aziende Sanitarie Regionali (ASR). Lo ha deciso la Giunta regionale adottando una delibera che ha come oggetto proprio la governance sanitaria degli Enti del servizio sanitario regionale per la sostenibilità delle spese, l’efficienza e la tutela del diritto alla salute. Stanziamenti che saranno comunque integrati per far fronte agli incrementi di spesa previsti dalla Legge di bilancio 2025, come ad esempio quelli dei medicinali con requisito di innovatività, agenti antinfettivi, del fondo per la contrattazione collettiva nazionale, dell’aggiornamento delle tariffe relative alle prestazioni di ricovero e ambulatoriale, dell’incremento indennità di pronto soccorso, delle indennità previste per il personale e per il perseguimento degli obiettivi sanitari di carattere prioritario.

«Con questa delibera - ha spiegato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi - non si sono definite solo le importanti risorse per le ASR, ma anche la pianificazione triennale della sanità regionale. Attueremo un controllo molto puntuale e attento, vigilando soprattutto sul pareggio di bilancio, previsto dalla normativa, e su tutte le azioni operative delle ASR perché il mancato rispetto delle disposizioni comporta l’ipotesi di decadenza del direttore generale». Un salto nel futuro è stato immaginato da Riboldi nel corso di un Convegno a Cernobbio organizzato da “Motore Sanità” su “Innovazione e ospedali virtuali”, presente tra i relatori il professor Mario Morino, Direttore SC Chirurgia Generale della AOU Città della Salute e della Scienza di Torino. Nell’ambito di una tavola rotonda tra gli assessori regionali alla Sanità del Nord Italia, Riboldi ha sottolineato come sia «necessario è curare chi ne ha davvero bisogno e una Sanità matura non ha paura di essere impopolare. Non serve parlare alla pancia ma occorre agire con azioni concrete e quindi dobbiamo mettere una marcia in più per recuperare, ad esempio, le liste arretrate tenendo anche presente che in tutta la regione, circa 300mila persone non riescono ad accedere nell’alveo della Sanità pubblica.

In Regioni come la Liguria e il Piemonte abbiamo una forchetta che va dall’8 al 10% di cittadini che non hanno risorse per la sanità privata e non riescono ad accedere per lungaggini e burocrazia alla sanità pubblica». Secondo Riboldi, «bisogna tagliare le spese eccessive, affitti per sedi che non servono, migliorare l’impatto degli amministrativi sui reparti, migliorare la logistica. Piccole leve che, uniti possono fare la differenza liberando economie di scala che sono l’unica spesa libera che abbiamo disponibile per mettere al centro il paziente». Infine, ha concluso l’assessore piemontese, «abbiamo deciso di far pagare il ticket a chi non si presenta alla visita senza disdire. E poi c’è l’aspetto sociale, con una chiara sperequazione tra chi ha diritto di accesso alle cure e chi non ce l’ha».

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