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Fondi regionali

Più fondi per i beni confiscati alle mafie: ecco quanto la Regione vuole investire

Aumentano i contributi per il recupero degli immobili mafiosi, con un focus sui piccoli comuni

Più fondi per i beni confiscati alle mafie: ecco quanto la Regione vuole investire

La recente delibera approvata in consiglio regionale rappresenta un passo significativo, aumentando i fondi disponibili per il recupero degli immobili confiscati e ampliando le possibilità di utilizzo di questi spazi. La delibera, passata all'unanimità, prevede un incremento dei contributi regionali da 740 mila euro a 1,2 milioni di euro per il bando 2025-2026. I fondi saranno destinati a sostenere interventi strutturali, coprendo fino al 70% delle spese, con un tetto massimo di 100 mila euro. Nei piccoli comuni, quelli con meno di 5.000 abitanti, la copertura potrà arrivare fino al 90%, riconoscendo le difficoltà che queste realtà affrontano nel gestire progetti di tale portata.

I piccoli comuni sono spesso i più colpiti dalla presenza di beni confiscati inutilizzati, a causa delle limitate risorse economiche. La delibera regionale riconosce questa sfida e offre un sostegno maggiore, con contributi che possono coprire fino al 90% delle spese per interventi strutturali. Inoltre, per i progetti di recupero sociale, il contributo regionale può raggiungere il 50% delle spese, fino a 30 mila euro, con la possibilità di arrivare al 70% nei comuni più piccoli.

Oltre al recupero fisico degli immobili, la delibera introduce la possibilità di assegnare i beni per finalità economiche, a condizione che i proventi vengano reinvestiti in progetti sociali. Questa novità apre la strada a nuove opportunità di sviluppo, permettendo di coniugare il recupero dei beni con la creazione di valore economico e sociale. Tuttavia, la proposta ha visto anche delle critiche, come quelle di Domenico Rossi (PD), che ha chiesto l'ampliamento dei beneficiari agli enti del terzo settore e una revisione dei criteri di valutazione dei progetti.

La delibera ha ottenuto un consenso unanime, con giudizi positivi da parte di tutte le forze politiche. Gianna Pentenero (PD) ha definito il provvedimento un "buon risultato", mentre Gianna Gancia (Lega) e Alessandra Binzoni (FdI) hanno sottolineato l'importanza dell'impegno regionale nel contrasto alla criminalità organizzata. Anche Annalisa Beccaria (FI) e Silvio Magliano (Lista Cirio) hanno espresso apprezzamento, auspicando un futuro coinvolgimento degli enti del terzo settore nella gestione dei beni.

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