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"Queer" di Luca Guadagnino: tra amore e desiderio

Il film esplora la passione e i conflitti interiori di due uomini provenienti da mondi lontani, e le sfide della loro relazione

"Queer" di Luca Guadagnino: tra amore e desiderio

Locandina del film "Queer" di Luca Guadagnino

Luca Guadagnino torna alla regia con Queer, un film che, come il suo precedente Challengers, esplora i complessi territori del desiderio e dell’amore, ma con toni decisamente più scuri. Il film, che ha fatto il suo debutto alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2024, arriva nelle sale italiane il 17 aprile 2025. Ambientato negli anni '50, Queer racconta la storia di William Lee, un uomo maturo e segnato dalla vita, interpretato da Daniel Craig. La sua passione travolgente per Eugene Allerton, un giovane ex marinaio della U.S. Navy (interpretato da Drew Starkey), sfida le convenzioni del suo tempo.

Il film si concentra su una storia di amore complicato, in cui la passione travolgente di un uomo adulto si intreccia con la resistenza e la paura del giovane Eugene. William è un espatriato americano che vive in Messico, dipendente da alcol ed eroina, e un omosessuale in un’epoca in cui esserlo apertamente era ancora un atto di grande coraggio. Eugene, molto più giovane di lui, inizialmente non è interessato a ricambiare le attenzioni di William, ma con il tempo la loro relazione evolve, non senza conflitti interiori e allontanamenti.

Il film tocca temi difficili come la lotta contro la solitudine, le aspettative sociali e la difficoltà di vivere l'amore in un'epoca che non accettava il desiderio tra persone dello stesso sesso. Un elemento centrale della trama è il viaggio dei due uomini in Sud America, alla ricerca di un significato più profondo per la loro relazione. Lì, il consumo di ayahuasca, una bevanda psichedelica, li porterà a confrontarsi con la loro interiorità e con le difficoltà che il loro legame comporta.

Il protagonista interpretato da Daniel Craig è un uomo che prima dell’incontro con Eugene è sicuro di sé, mascolino e sfrontato. Ma la sua relazione con Eugene lo cambia radicalmente, trasformandolo in un uomo vulnerabile, goffo e affettuoso, come non lo si è mai visto nei panni dell'iconico James Bond. Craig offre una performance sorprendente, che segna una rottura con il suo ruolo più celebre, riuscendo a restituire la complessità del personaggio di William con una grande intensità emotiva.

Nonostante il film abbia trovato una certa diffidenza da parte della critica italiana, che ha spesso sottolineato l’estetica artefatta e la scelta di attori non italiani, la stampa internazionale ha accolto con entusiasmo Queer, riconoscendo al regista una narrazione unica, capace di esplorare l’intimità e i conflitti più profondi. Guadagnino, infatti, è riuscito a portare a una svolta importante la carriera di Drew Starkey, attore emergente che, grazie a questo ruolo, sembra pronto a farsi largo nel panorama cinematografico internazionale. La capacità di Guadagnino di scoprire e far crescere talenti è stata dimostrata anche con Timothée Chalamet in Chiamami col tuo nome, un altro dei suoi successi. E con Queer, potrebbe essere pronto a fare lo stesso con Starkey, il cui personaggio Eugene è un esempio perfetto di quella ricerca di autenticità che caratterizza i film di Guadagnino.

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