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Il caso

Tangenziale di Torino, l'addio ai caselli ha una data: c'è l'annuncio dell'assessore

Marco Gabusi ne ha parlato in Consiglio regionale, confermando le indiscrezioni sul "free flow"

Tangenziale di Torino, l'addio ai caselli ha una data: c'è l'annuncio dell'assessore

L'idea era nell'aria, ora c'è la conferma da parte di una fonte decisamente autorevole. E pure una data, anche se ancora imprecisa: tra la fine del 2026 e l'inizio del 2027 i caselli della tangenziale di Torino verranno sostituiti dal sistema "free flow" già in uso su altre arterie piemontesi, come l'autostrada Asti-Cuneo (non senza polemiche e problemi).

Ad annunciare l'addio alle "barriere" è stato, mercoledì, l'assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi. Che lo ha detto chiaramente in risposta a un'interrogazione della consigliera Laura Pompeo (Pd). Che ricostruisce così: «Volevo sapere quali azioni siano state intraprese per valutare l'introduzione di esenzioni o agevolazioni sul pagamento del casello autostradale di Trofarello per i residenti dei comuni di Moncalieri, Trofarello e delle aree limitrofe, che utilizzano quotidianamente la tangenziale per motivi di lavoro, studio o altre necessità. E il casello di Trofarello ha un costo significativo per chi deve attraversarlo frequentemente».

Gabusi ha allargato il discorso, affermando che «la nuova concessione della tangenziale di Torino prevede il superamento delle barriere tradizionali a favore di un sistema proporzionato di pagamento (cioè il freeflow, ndr). Un sistema tecnologicamente più avanzato ed economicamente più equo, dal momento che si basa sui chilometri effettivamente percorsi». E ha aggiunto che il free flow dovrebbe essere realizzato «tra il 2026 e il 2027». Pompeo ringrazia ma non ci sta: «Non era esattamente quello che avevo chiesto: il nuovo sistema sarà attivo solo tra due anni e purtroppo non introdurrà esenzioni e agevolazioni specifiche per i residenti». 

Intanto l'annuncio dell'assessore chiarisce tempi e prospettive del nuovo sistema, frutto del cambio di gestore della tangenziale torinese: dopo 70 anni, infatti, la società Ativa del gruppo Gavio non è più concessionaria della tratta autostradale A55 (cioè la tangenziale) e dalla A5 Torino-Quincinetto. Ora sono passate a ITP (Ivrea-Torino-Piacenza), società del Consorzio Stabile SIS, guidato dalla famiglia Dogliani. Che sono in pratica diventati i "padroni" delle autostrade piemontesi grazie a questo nuovo appalto, che comprende anche la Torino-Piacenza: la neocostituita società ITP ha acquisito i 400 dipendenti che erano a libro paga del gruppo Gavio, che lavoreranno per i Dogliani nei prossimi 12 anni di concessione (valore, oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro).

Come detto da Gabusi, il nuovo appalto prevede proprio il passaggio al free flow. E già il vice sindaco della Città metropolitana, Jacopo Suppo, aveva spinto in questa direzione. L'obiettivo è dire addio alle barriere di Bruere, Orbasano, Falchera, Trofarello e Settimo. Ma la tangenziale si pagherà comunque con il cosiddetto sistema "free flow": in sostanza le auto - senza fermarsi o rallentare - passerebbero sotto dei portali che calcolano il pedaggio dovuto in base al chilometraggio e alla classe del veicolo. Il pagamento viene addebitato in automatico sul Telepass (per chi dispone dell'abbonamento al servizio) oppure, tramite la lettura della targa, si paga poi online (e in questo caso le modalità sono multiple e vanno dalla App sullo smartphone all'addebito su carta di credito, passando dall'utilizzo dell'Internet Banking o agli sportelli Bancomat). Come succede sull'Asti-Cuneo e, in futuro, sulla Torino-Milano.

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