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Opere esposte fino a ottobre

Giordano Bruno Guerri propone il suo Futurismo in una mostra a Desenzano

Il curatore: "La pop art, Andy Warhol, le esplorazioni musicali di John Cage, gli happening hanno molti debiti verso Marinetti"

Giordano Bruno Guerri propone il suo Futurismo in una mostra a Desenzano

Giordano Bruno Guerri

Il futurismo continua a vivere e a ispirare. Appena conclusa una grande mostra a Roma, con oltre 160mila visitatori, un nuovo evento espositivo, oggi domenica 4 maggio, ha aperto i battenti. Intitolata "Mondo Futurista", la mostra è curata dallo storico e scrittore Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, e dal rinomato storico dell'arte Matteo Vanzan, direttore di MV Arte. Questa esposizione sarà ospitata fino al 26 ottobre presso il Castello di Desenzano del Garda, situato nel Bresciano. All'inaugurazione ha partecipato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Giordano Bruno Guerri spiega che la formula "Mondo Futurista" è sia un omaggio all'opera "Universo Futurista" di Giacomo Balla del 1918, sia una dichiarazione d'intenti: "Un titolo che racchiude l'intero senso di una mostra che si propone di offrire ai visitatori una panoramica il più ampia possibile del movimento; raccontandolo non solamente nel suo aspetto di rinnovamento estetico, ma come la vera 'rivoluzione d'intenti' estetici e formali che fu. E che, dal Manifesto di Filippo Tommaso Marinetti del 1909, è giunta fino ai giorni nostri influenzando arti visive, musica, letteratura, teatro e, per certi versi, la vita stessa".

L'esposizione presenta 50 opere tra oli su tela, disegni, studi preparatori, tecniche miste, sculture, litografie e manifesti d'epoca, provenienti sia da collezioni pubbliche che private. Un percorso cronologico che si apre nel 1901, con "Il lavacro dell'umanità" di Gaetano Previati, e si chiude tra il 1942 e il 1943 con "Biliardo" di Renato di Bosso. Tra queste, sono esposte opere iconiche come "Forme uniche della continuità nello spazio" di Umberto Boccioni e pezzi meno noti come "Maggio 1915" di Plinio Nomellini e "Città Cosmica" di Italo Fasulo. Inoltre, il visitatore può immergersi nei testi significativi per il movimento, tra cui la prima edizione di "Mafarka il Futurista" e "Zang Tumb Tumb" di Marinetti, dedicati alla poetessa futurista Enrica Piubellini. L'esposizione comprende anche opere di artisti illustri come Cesare Andreoni, Giacomo Balla, Anselmo Bucci, Benedetta Cappa Marinetti e molti altri. La location scelta accentua ulteriormente il contrasto tra il passato e il futuro: il Castello di Desenzano, risalente al XIII secolo, offre una cornice unica che contrappone l'atmosfera medievale agli ideali di modernità, velocità e progresso tecnologico tipici del futurismo.

"Uno scambio tra passato e futuro che solleva domande sull'eterna tensione tra tradizione e innovazione", commenta Guerri. "Più di una mostra, 'Mondo Futurista' si propone come un'esperienza all'interno di un movimento che ha cambiato per sempre il modo di concepire l'arte e la modernità". Giordano Bruno Guerri ricorda anche l'influenza pervasiva del futurismo: "Marinetti per primo parlò di un'arte 'per tutti': di una cultura da trasferire fuori dai suoi luoghi istituzionali, in modo da donare a ognuno 'la volontà di pensare, creare, svegliare, rinnovare'. La pop art, Andy Warhol, le esplorazioni musicali di John Cage, gli happening hanno molti debiti verso di lui". Questa mostra testimonia l'importanza e l'attualità del movimento creato dal geniale Filippo Tommaso Marinetti. Un'attenzione particolare è dedicata alla scultura "Forme uniche della continuità nello spazio" di Umberto Boccioni, realizzata dallo straordinario fonditore Francesco Bruni. La scultura, rimasta per cinquant'anni all'aperto, ha resistito agli agenti atmosferici, rimanendo simbolo dell'eterna corsa futurista, incantando con la sua straordinaria bellezza.

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