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Editoria in Italia

Il mercato del libro frena ancora: -810mila copie nei primi mesi del 2025

Il settore editoriale italiano perde il 3,4% rispetto al 2024. Pesa la fine del bonus 18app, l’accesso limitato alle nuove carte cultura e il taglio ai fondi per le biblioteche.

Il mercato del libro frena ancora: -810mila copie nei primi mesi del 2025

Nel primo trimestre del 2025 il mercato librario italiano ha registrato un preoccupante calo: sono stati venduti circa 810mila volumi in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato, che rappresenta una flessione del 3,4 per cento, emerge da un’analisi condotta dall’Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con NielsenIQ-GfK. Le perdite si riflettono anche sul piano economico: il comparto ha incassato 11,9 milioni di euro in meno.

I dati riguardano il settore della cosiddetta "varia", ovvero narrativa, saggistica e altri titoli rivolti al grande pubblico, escludendo quindi i testi scolastici.

La crisi dell’editoria, che ha iniziato a farsi sentire già nel 2022 con il venir meno del traino eccezionale legato al lockdown e alla pandemia, è aggravata da diversi fattori strutturali. Tra questi, la cancellazione del bonus cultura 18app, che per anni ha incentivato l’acquisto di libri da parte dei neo-diciottenni con un contributo statale di 500 euro.

Al posto di quel bonus sono state introdotte due nuove agevolazioni: la “Carta della cultura giovani” e la “Carta del merito”. Tuttavia, entrambe prevedono criteri di accesso più restrittivi: la prima è destinata solo a chi ha un ISEE inferiore a 35mila euro, la seconda a chi ha ottenuto il massimo dei voti alla maturità. A complicare ulteriormente le cose è la maggiore burocrazia necessaria per ottenerle.

A peggiorare il quadro si aggiunge il taglio dei fondi pubblici destinati all’acquisto di nuovi volumi da parte delle biblioteche, una misura che incide ulteriormente sulla vitalità del settore editoriale italiano.

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