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Il caso
16 Maggio 2025 - 23:15
Motociclista in un sentiero tra Pratiglione e Canischio
Nel Canavese, tra Pratiglione e Canischio, i cartelli che segnalavano i percorsi autorizzati per le moto sono stati divelti e gettati tra l'erba, un gesto che ha suscitato amarezza e sconcerto tra i membri del Moto Club Valli e le autorità locali.
"Che le moto sui sentieri non fossero ben viste da alcune 'frange', lo si sapeva", ha commentato Vanni Crisapulli, vice sindaco di Cuorgnè e membro del Moto Club Valli del Canavese. Le sue parole, affidate ai social, riflettono una consapevolezza diffusa tra gli appassionati di trial: la loro presenza non è sempre ben accolta. Tuttavia, il club si è sempre impegnato a rispettare le regole, mantenendo un equilibrio tra la pratica del loro sport e il rispetto per l'ambiente e gli altri fruitori dei sentieri.
Il Moto Club Valli del Canavese ha adottato un "decalogo" di regole, che impone ai suoi membri di non uscire dai sentieri autorizzati e di rispettare i pedoni e l'ambiente circostante. Un approccio che, fino ad ora, sembrava funzionare. Ma l'episodio dei cartelli vandalizzati dimostra che, per alcuni, questo non è sufficiente. "Si cerca in ogni modo di far coesistere sullo stesso suolo differenti scelte di vita", ha sottolineato Crisapulli.
Realizzati con fondi raccolti tra i soci, senza alcun contributo esterno, i cartelli delimitavano i percorsi autorizzati, frutto di un accordo con i comuni di Pratiglione e Canischio. "Stagionalmente e quando serve, si organizzano uscite con il fine di pulire e rendere fruibili tutti i sentieri", ha spiegato Crisapulli. "Ognuno di noi ha a cuore la pulizia delle nostre montagne", ha ribadito, evidenziando come i membri del club si impegnino a riportare a casa i rifiuti e a rispettare l'ambiente. L'episodio sarà segnalato alle forze dell'ordine, per individuare i responsabili e prevenire ulteriori atti di vandalismo.
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