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Biodiversità a rischio: Mattarella lancia l’allarme e chiama i giovani a cambiare il futuro

Tra specie minacciate e invasioni silenziose, il Presidente invita a un cambio di rotta urgente per salvare il Pianeta e costruire un mondo sostenibile.

Biodiversità a rischio: Mattarella lancia l’allarme e chiama i giovani a cambiare il futuro

In occasione del 22 maggio, giornata dedicata alla biodiversità a livello mondiale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato la necessità di rivedere in profondità il rapporto tra l’umanità e l’ambiente naturale. Il suo messaggio invita a una riflessione sulle conseguenze delle azioni umane sull'equilibrio del pianeta.

La Giornata Internazionale della Biodiversità, istituita dalle Nazioni Unite nel 2000, ricorre ogni anno per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della diversità biologica. La data commemora l’adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica, firmata nel 1992 in Kenya e ratificata a Rio de Janeiro. Questo trattato internazionale, sottoscritto da 196 Paesi, stabilisce obiettivi vincolanti per la conservazione della biodiversità, l’uso sostenibile delle risorse naturali e l’equa distribuzione dei benefici derivanti dal patrimonio genetico.

Quest’anno, la ricorrenza pone l’accento sull’equilibrio tra progresso umano e tutela ambientale, con lo slogan “Armonia con la Natura e Sviluppo Sostenibile”. In linea con il Quadro Globale per la Biodiversità Kunming-Montréal, adottato nel 2022, sono stati fissati 23 traguardi per il 2030 e 4 obiettivi globali per il 2050. Tra questi:

  • il recupero del 30% degli ecosistemi degradati

  • la protezione di almeno il 30% di terre, acque e mari

  • la riduzione degli incentivi dannosi per la biodiversità, pari ad almeno 500 miliardi di dollari l’anno, da reinvestire nella conservazione.

Nel suo intervento, Mattarella ha evidenziato come l’azione umana poco oculata abbia compromesso habitat naturali e messo a rischio migliaia di specie, con ripercussioni che minacciano anche la sopravvivenza dell’uomo.
«È indispensabile ripensare il nostro modello di sviluppo, per integrarlo con la salvaguardia della vita sul pianeta», ha affermato.
Ha anche ricordato il valore della recente modifica dell’articolo 9 della Costituzione, che include ora la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche a beneficio delle future generazioni.

Preoccupazioni giungono anche dall’Associazione Nazionale dei Consorzi per la gestione del territorio e delle acque (ANBI), che denuncia l’aumento di specie esotiche invasive nel nostro ecosistema.
Sono oltre 3.500 le specie aliene già presenti in Italia, con un incremento di circa 200 nuove ogni anno, favorito dalla crisi climatica e dalla globalizzazione.
Il presidente dell’ANBI, Francesco Vincenzi, richiama la necessità di un modello sostenibile, che valorizzi l’agricoltura e contrasti la crescente cementificazione, auspicando una legge contro il consumo di suolo.

Mattarella ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza della coscienza ambientale delle nuove generazioni, che si fonda su rispetto, responsabilità e impegno quotidiano.
«Una risorsa fondamentale – ha dichiarato – per costruire una società più consapevole, capace di proteggere e valorizzare la ricchezza della biodiversità per il bene dell’umanità».

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