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Piemonte

Fauna selvatica e agricoltura: la sfida del Piemonte tra prevenzione e risarcimenti

La consigliera Monica Canalis critica la giunta Cirio: necessaria una strategia pubblica per affrontare i danni da fauna selvatica

Fauna selvatica e agricoltura: la sfida del Piemonte tra prevenzione e risarcimenti

Fauna selvatica e agricoltura: la sfida del Piemonte tra prevenzione e risarcimenti

In un Piemonte costretto a fronteggiare i danni arrecati dalla fauna selvatica, la consigliera regionale Monica Canalis critica duramente la giunta presieduta da Alberto Cirio. La problematica non è nuova: da tempo, infatti, si dibatte sull'urgenza di contenere la popolazione di cinghiali e altre specie selvatiche, il cui numero eccessivo provoca significative ripercussioni sulle coltivazioni, sugli allevamenti, sul territorio e sulla sicurezza pubblica. Tuttavia, a detta di Canalis, l'operato della giunta è stato contraddistinto da timidezza e attendismo, che hanno contribuito ad aggravare la situazione esistente.

La sua critica si concentra sulla mancanza di una strategia pubblica efficace che vada oltre il semplice risarcimento dei danni. Molti agricoltori, esasperati dai ritardi nell'erogazione dei risarcimenti, hanno smesso di fare domanda, portando all'abbandono di terreni e a un impoverimento dell'agricoltura locale.

Canalis suggerisce di adottare un nuovo approccio, passando dalla logica del risarcimento a quella della prevenzione. La consigliera evidenzia la necessità di riformare la legge 157/1992 sulla caccia e la gestione della fauna selvatica, sottolineando l'importanza per la Regione Piemonte di prendersi le proprie responsabilità, seguendo l'esempio di altre regioni come la Toscana, che hanno adottato misure più efficaci. Tra le proposte di Canalis vi è l'incremento degli abbattimenti di cinghiali, vista la difficoltà di debellare la peste suina africana: i dati attuali indicano inoltre che gli abbattimenti di cinghiali sono ben lontani dal raggiungere l'obiettivo di 50mila.

La consigliera conclude il suo intervento facendo un appello alla giunta di centrodestra affinché attui una riforma degli ATC e dei CA, sperimenti maggiormente il trappolaggio con gabbie e i recinti di cattura, evidenziando come la questione della fauna selvatica in Piemonte sia complessa e richieda un approccio integrato e deciso.

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