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Allagamento
30 Maggio 2025 - 16:35
È salito ad almeno 110 il numero delle vittime dell’inondazione che ha colpito Mokwa, cittadina nello stato nigeriano del Niger, nel centro-ovest del Paese. Lo ha confermato un funzionario locale, aggiornando il bilancio iniziale che parlava di una ventina di morti. Molti altri risultano ancora dispersi, mentre le operazioni di soccorso continuano in condizioni estremamente difficili.
L’alluvione, che ha quasi sommerso interamente Mokwa, è stata innescata da ore di pioggia intensa e ininterrotta, tipiche della stagione delle piogge in questa parte dell’Africa occidentale. A peggiorare la situazione, secondo quanto riferito da fonti locali all’agenzia Associated Press, sarebbe stato il crollo di una diga in una località vicina, che ha provocato un’ondata d’acqua improvvisa e devastante.
Mokwa non è solo un centro abitato: è anche un importante snodo commerciale per agricoltori e grossisti, e l’alluvione rischia di causare ripercussioni gravi anche sull’economia locale e sulla sicurezza alimentare della regione. Centinaia di abitazioni e strutture pubbliche risultano danneggiate o completamente distrutte.
Le inondazioni in Nigeria sono frequenti durante la stagione delle piogge, che va da maggio a ottobre, ma negli ultimi anni i fenomeni estremi si sono intensificati per via dei cambiamenti climatici, della gestione inadeguata delle infrastrutture idrauliche e della rapida urbanizzazione non pianificata. Già lo scorso settembre, Maiduguri, un’altra città nigeriana, era stata colpita da un’alluvione causata dal collasso di una diga, con conseguenze simili. Le autorità federali e locali hanno invitato la popolazione a prestare massima attenzione e a evacuare le aree a rischio, ma la mancanza di infrastrutture, mezzi di trasporto e alloggi di emergenza rende complicata la gestione dell’emergenza.
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