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Arriva l'approvazione dal Senato, il decreto Sicurezza è legge

109 voti favorevoli per dare il via libera definitivo, introdotti 14 nuove fattispecie di reato e 9 aggravanti

Arriva l'approvazione dal Senato, il decreto Sicurezza è legge

Foto di repertorio

Il Senato ha dato il via libera definitivo al nuovo decreto Sicurezza, fortemente voluto dal governo Meloni, con 109 voti favorevoli, 69 contrari e una sola astensione. Ora, il provvedimento è ufficialmente legge, introducendo 14 nuove fattispecie di reato e 9 nuove aggravanti. Tra le principali novità, le manifestazioni non autorizzate, i blocchi stradali, la resistenza passiva e gli atti di contestazione simbolica vengono assimilati a comportamenti penalmente rilevanti, con sanzioni più dure.

Tra i nuovi reati introdotti, quello dell’occupazione arbitraria di un immobile destinato a domicilio altrui, che prevede pene da due a sette anni di reclusione. Questa disposizione differisce dalle normative precedenti, poiché prevede interventi di sgombero immediato, senza la necessità di procedere tramite il tradizionale iter giudiziario. Un altro punto focale riguarda la penalizzazione della rivolta all'interno di istituti penitenziari, CPR (Centri di Permanenza per i Rimpatri) o hotspot, con pene che vanno da uno a sei anni e un aggravamento fino a dieci anni per i promotori dell’azione.

Il decreto include anche modifiche significative in materia di trattamento penale per le detenute in gravidanza o con figli piccoli. In particolare, viene imposto il trasferimento obbligatorio negli Icam (Istituti a Custodia Attenuata per Madri), eliminando la discrezionalità del giudice che, fino ad oggi, poteva decidere se rinviare o meno l'esecuzione della pena per le madri detenute.

L'articolo 31 del provvedimento stabilisce che gli agenti dell'intelligence non possano essere perseguiti per reati associativi, come mafia o terrorismo, se agiscono su autorizzazione della Presidenza del Consiglio. Il decreto prevede anche un potenziamento delle risorse e dei poteri delle forze di polizia, con l'introduzione di un fondo speciale, fino a 10mila euro, destinato a coprire le spese legali degli agenti coinvolti in procedimenti legati al loro servizio.

Infine, il decreto incentiva l’uso delle bodycam per gli agenti di polizia, ma lascia fuori dalla norma l'introduzione dei codici identificativi per gli agenti, un tema che continua a suscitare dibattito. Tra le misure adottate c'è anche l'inasprimento delle pene per chi truffa gli anziani, con l’obiettivo di tutelare una fascia di popolazione particolarmente vulnerabile.

La premier Giorgia Meloni ha espresso la sua soddisfazione per l'approvazione del decreto attraverso un post su Facebook: "Con l'approvazione definitiva del Decreto Sicurezza al Senato, il Governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa", poi prosegue, "Interveniamo con determinazione contro le occupazioni abusive, accelerando gli sgomberi e proteggendo famiglie, anziani e proprietari onesti, troppo spesso lasciati soli di fronte a ingiustizie intollerabili. Combattiamo le truffe agli anziani, un fenomeno vile che colpisce chi più merita rispetto e protezione. Rafforziamo infine gli strumenti a disposizione delle Forze dell’Ordine, per difendere chi ogni giorno difende i cittadini". La premier ha concluso il suo messaggio con: "Legalità e sicurezza sono pilastri della libertà. E noi continueremo a difenderli con determinazione".

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