Cerca

Trapianti record al San Bortolo

Schianto in moto, Simone non ce la fa: i suoi organi salvano 12 persone

Da un dramma sulle strade, una nuova vita per bambini e adulti grazie alla generosità del giovane

Schianto in moto, Simone non ce la fa: i suoi organi salvano 12 persone

Simone Mazzocchin, giovane di soli 27 anni, è deceduto il 12 maggio scorso all’ospedale San Bortolo di Vicenza, due giorni dopo un drammatico incidente in moto. Ma la sua storia non si chiude con la tragedia: grazie alla sua scelta di donare gli organi, dodici persone oggi possono continuare a vivere. Tra loro, anche alcuni bambini.

L’incidente è avvenuto sulla strada provinciale 69, in via Montegoggio, mentre Simone viaggiava in direzione Breganze. In prossimità di una curva, ha perso il controllo della moto finendo contro il guardrail. Le ferite riportate si sono rivelate gravissime, e nonostante il disperato tentativo dei medici di salvarlo, il giovane è spirato dopo due giorni di ricovero in rianimazione.

Il dolore della famiglia è stato straziante, ma la generosità di Simone ha trasformato la sua scomparsa in un gesto di immenso valore. Aveva infatti espresso in vita il desiderio di essere donatore d’organi, e così il suo cuore, i polmoni, i reni, il fegato, il pancreas, gli occhi e vari tessuti sono stati trapiantati in una delle più imponenti operazioni di prelievo degli ultimi anni, coordinata dall’Usl 8.

Professionisti provenienti da quattro importanti centri ospedalieri – Roma, Milano, Pisa e Padova – sono giunti a Vicenza per collaborare a un intervento complesso durato diverse ore. La macchina della solidarietà si è messa in moto con tempismo e precisione, permettendo a chi era in attesa di un trapianto di tornare a sperare.

"Il nostro primo obiettivo è salvare i pazienti, ma quando questo non è possibile, ridare la vita attraverso la donazione è un atto di straordinario significato", ha dichiarato il dottor Vinicio Danzi, primario della Rianimazione al San Bortolo. "Simone ha dimostrato che si può essere altruisti anche a vent’anni, quando si pensa di avere davanti tutta la vita."

L’azienda sanitaria ha voluto ricordare il giovane con un lungo messaggio sui social, definendo il suo gesto come "un esempio di straordinaria umanità, che onora la sua memoria e infonde speranza a chi stava lottando per sopravvivere."

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.