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Sopravvivere al caos

Formazione alla gestione delle emergenze: a Novara il corso dei Prepper per affrontare scenari critici

Nei giorni di sabato 7 e domenica 8 giugno, il corso Wilderness & Remote First Aid (WRFA), per intervenire in situazioni di emergenza

Formazione alla gestione delle emergenze

Wilderness & Remote First Aid

Novara, nei giorni di sabato 7 e domenica 8 giugno, si svolge il corso Wilderness & Remote First Aid (WRFA), rivolto a chi desidera acquisire competenze per intervenire in situazioni di emergenza in contesti remoti o non urbanizzati. L’iniziativa è stata organizzata nei pressi del laghetto Valtorre ed è stata promossa da membri dell’Associazione Italiana Prepper (AIP), con il supporto di formatori specializzati e istruttori di primo soccorso.

Il corso, della durata complessiva di 16 ore, si basa sulle linee guida della Wilderness Medical Society. Prevede l’insegnamento di tecniche di base e avanzate di primo soccorso, dalla gestione di piccoli traumi alla rianimazione cardio-polmonare, passando per il trattamento di emergenze respiratorie e il controllo delle emorragie. Il WRFA è pensato per tutte le figure, sia professionali sia amatoriali, che operano in ambienti isolati – definiti come luoghi a oltre un’ora di distanza da una struttura sanitaria accessibile.

I partecipanti sono stati formati su protocolli di intervento aggiornati e sull’utilizzo di presidi sanitari essenziali in contesti montani, boschivi o di difficile accesso. L’attestato rilasciato, riconosciuto da Italia Emergenza, ha validità in ambito nazionale e rappresenta una risorsa utile per guide escursionistiche, operatori della protezione civile, volontari del soccorso alpino e semplici appassionati di attività outdoor.

Il corso rientra nelle attività promosse dall’AIP, nata nel 2019 da un’iniziativa spontanea online e formalizzata come associazione durante la pandemia di Covid-19. Il movimento dei “prepper” si basa sull’adozione di strategie preventive e sulla pianificazione familiare in previsione di scenari critici: blackout prolungati, eventi naturali estremi, emergenze sanitarie, crisi energetiche o informatiche.

In Italia i rischi considerati prioritari dai prepper riguardano principalmente terremoti, alluvioni, frane e ondate di calore. A questi si aggiungono, in tempi recenti, le minacce legate alla cyber-sicurezza e alla continuità dei servizi essenziali. In risposta, l’associazione ha ideato un Piano di protezione civile familiare, un documento che integra i piani di emergenza comunali previsti per legge. Il piano contiene indicazioni pratiche su cosa fare in caso di emergenza, una lista di contatti utili, e una check-list di alimenti e materiali di prima necessità a lunga conservazione.

Nel 2023, questo strumento è stato testato attraverso un’esercitazione congiunta con la Croce Rossa a Cameri, nel Novarese, evidenziando le potenzialità del modello prepper nella gestione preventiva e responsabile delle crisi. Le attività dell’AIP non si limitano alla formazione tecnica: includono iniziative di volontariato e progetti di educazione civica per promuovere un approccio consapevole e attivo alla sicurezza individuale e collettiva.

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