Cerca

la valorizzazione degli immobili

La Regione Piemonte prova a valorizzare i palazzi storici inutilizzati attraverso concessioni ai privati

La Regione Piemonte sta cercando di rilanciare il suo patrimonio immobiliare attraverso un'innovativa norma

La Regione Piemonte prova a valorizzare i palazzi storici inutilizzati attraverso concessioni ai privati

Borgo Castello nel Parco della Mandria

La Regione Piemonte sta cercando di rilanciare il suo patrimonio immobiliare attraverso un'innovativa norma che permetterebbe ai privati di prendere in concessione numerosi immobili storici inutilizzati. L'obiettivo è quello di riqualificare e valorizzare beni che, attualmente, versano in stato di abbandono o non vengono sfruttati in modo adeguato, mettendo a disposizione risorse e incentivando lo sviluppo culturale e turistico.

Un esempio significativo di questa iniziativa è il Borgo Castello nel Parco della Mandria, una residenza storica di proprietà regionale che, nonostante il suo valore, è in gran parte chiusa da circa 50 anni. "L'idea è di far rivivere questi luoghi, che sono parte della nostra storia, attraverso progetti di riqualificazione gestiti da privati", afferma l'assessore al Patrimonio, Gian Luca Vignale. Un altro esempio riguarda le maniche di Stupinigi, una parte del complesso che necessiterebbe di interventi di restauro e che attualmente è vuota. Inoltre, la Regione intende valorizzare la porzione inutilizzata del forte di Exilles, che potrebbe essere affidata a privati per attività compatibili con il valore storico dell'edificio. Infine, Palazzo Callori a Vignale Monferrato, dopo aver visto un investimento di 15 milioni di euro per la sua riqualificazione, resta ancora privo di una destinazione precisa, sia dal punto di vista turistico che culturale.

La Regione Piemonte sta puntando su un'ampia gamma di beni che potrebbero rientrare nella nuova norma di valorizzazione del patrimonio. L'idea di base è quella di affidare questi immobili ai privati attraverso concessioni specifiche, che varieranno in base alla durata e al valore economico dei singoli beni. Questo processo è pensato per stimolare gli investimenti e incentivare il recupero di beni storici che, altrimenti, rimarrebbero inutilizzati. Vignale ha sottolineato che, in passato, la legge regionale prevedeva una concessione massima di 20 anni, ma molti progetti di riqualificazione richiedono tempi più lunghi. La nuova normativa, dunque, è studiata per superare questa limitazione e attrarre investitori privati disposti a impegnarsi su orizzonti temporali più estesi.

Per supportare questa iniziativa, la Regione sta collaborando con il Politecnico di Torino per realizzare una mappatura completa del patrimonio regionale, che comprende circa 16mila particelle catastali tra edifici e terreni. “Stiamo georeferenziando tutto il nostro patrimonio: il passaggio successivo sarà quello di trasformare i dati in modelli 3D”, ha aggiunto Vignale. L’intenzione è quella di creare una piattaforma online che consenta a privati e istituzioni del terzo settore di consultare la mappa e partecipare ai bandi per la gestione dei beni disponibili.

Inoltre, la Regione ha istituito un nuovo settore all'interno della direzione Risorse finanziarie e patrimonio, dedicato proprio alla gestione di questi beni e alla valorizzazione del patrimonio pubblico. Per quanto riguarda il Grattacielo della Regione Piemonte, si stanno programmando diverse novità, tra cui il bando per la gestione di una palestra destinata ai dipendenti regionali e l'apertura di uno sportello bancomat e di una velostazione, servizi che saranno accessibili anche alla comunità del quartiere.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.